R. & P.
ASOC, un’avventura entusiasmante, ma allo stesso tempo impegnativa e socialmente dinamica. All’inizio, a noi ragazzi della IV C del liceo Zaleuco, ci è parso un progetto come tanti, di quelli che prendono il tempo necessario per ottenere qualche credito, ma era molto di più. Man mano che ci addentravamo nella sua comprensione, scoprivamo sempre più un mondo fatto di politiche sociali, finanziamenti europei, sensibilizzazione e coinvolgimento di Enti e Amministrazioni, a dare valore a certi progetti che potrebbero creare più coesione sul territorio. Ed è questo che significa ASOC: A Scuola di Open Coesione, e ci siamo resi conto della responsabilità a cui eravamo chiamati: protagonisti per migliorare il nostro ambiente e renderlo più vivibile e attento alle questioni inerenti le politiche sociali. Sostenuti e guidati dall’associazione di riferimenti ( Eurokom – Europe Direct) e dalla nostra referente, prof.ssa Totino Luisa, abbiamo intrapreso un viaggio alla scoperta dei Finanziamenti europei distribuiti nel nostro Paese. Ci siamo subito resi conto di come non ci sia una distribuzione equa tra Nord – Centro e Sud, anche per questo ci siamo motivati ancora di più a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti preposti affinché i costi pubblici stanziati vengano ampiamente spesi. Armati di pazienza e spinti dal giusto spirito civile, abbiamo iniziato la nostra ricerca connettendoci al sito www.opencoesione.gov.it che ci ha offerto, fin da subito, una vasta scelta di progetti da monitorare sul nostro territorio. Durante la ricerca, come sospinti da una brezza antica, la nostra attenzione è approdata su un progetto in particolare, riguardava il Museo e l’area archeologica di Locri, riguardante, riguardante la riconnessione dei percorsi di visita e applicazioni innovative di archeologia sperimentale. E come in sogno lontano, gli antichi ci stavano chiamando e attirando la nostra attenzione su di loro: il progetto stesso ci aveva scelti. Come poteva essere diverso, non stiamo parlando di un sito archeologico qualunque, ma di un luogo facente parte della Magna Grecia, in cui venne accesa la scintilla da cui è divampata la coscienza democratica, la mentalità autentica di cittadini del nostro ambiente, della nostra Regione, dell’Italia e dell’Europa intera. E poi il nucleo del progetto stesso, l’innovazione archeologica, ci riporta all’esempio che i nostri ellenici avi, ci hanno tramandato nel campo della scienza e della tecnologia, basti pensare che il primo computer della storia è stato proprio realizzato dai greci 2100 anni fa, il cosiddetto “Meccanismo di Anticitera”, o del primo distributore di acqua, funzionante a moneta, creato da Erone, e posizionato all’esterno dei templi. In un tempo prettamente digitale, gli antichi reclamano il loro giusto posto e la giusta riconoscenza, loro che mettevano le loro conoscenze e scoperte al servizio della comunità e del mondo, così come dovremmo fare noi oggi, per rendere il suolo su cui viviamo e il nostro futuro comunitario, più coeso, interscambiabile, libero, costruito su ponti di pace e di dialogo, che meravigliosa lezione di open coesione. Sì, la decisione è stata unanime, era il progetto adatto, ora dovevamo pensare al nome del team. Dopo vari tentativi, abbiamo pensato a qualcosa di incisivo e immediato, che facesse pensare subito al nostro lavoro, così abbiamo scelto “ Archeoclick”. Subito viene messo in evidenza il nostro lavoro che riguarderà il monitoraggio civico di un sito archeologico ( Archeo), per sensibilizzare il sociale a renderlo più fruibile in rete, con applicazioni virtuali ( click), in questo modo contiamo di migliorare la qualità della vita del nostro territorio nonché di sensibilizzare i cittadini ad acquisire il giusto rispetto per un glorioso passato che ci appartiene a pieno titolo. Ed è per questo che abbiamo scelto delle particolari parole – chiave, che possano esprimere al meglio il nostro percorso. CULTURA. Sicuramente, la cultura ha tanta parte in questo progetto, una cultura alla base di tutto il mondo occidentale, è un dovere e un impegno continuo conoscerla e coltivarla e renderla nota, è inammissibile farla cadere in disuso, come qualcosa che non rientra nella nostra quotidianità e viene riposta nel ripostiglio dell’oblio. Bisogna prendere coscienza che ciò che siamo oggi parte da quella cultura, da quelle gesta, e noi ne siamo i diretti discendenti e lo saremo sempre, riprendiamoci l’orgoglio di appartenere alla cultura magno- greca e condividiamola il più possibile con qualsiasi mezzo. Gli antichi greci, al nostro posto, lo avrebbero fatto, amavano le innovazioni e il miglioramento civile. AMBIENTE. Monitorare un progetto sull’area archeologica di Locri riguarda anche l’incidenza che può avere sull’ambiente, sia prossimo che distante. Riuscire a far spendere l’intera somma per interventi di innovazione archeologica vorrebbe dire un netto miglioramento ambientale sia dal punto di vista delle infrastrutture sia dal punto vista occupazionale e professionale. Rivalutare un sito antico, come quello di Locri, attraverso la digitalizzazione richiede profili professionali altamente qualificati, che possano gestire al meglio le nuove tecnologie, spazi annessi che le possano contenere, per un miglior lavoro in rete, quindi un aumento del personale e un incremento dell’occupazione. La ricaduta sul territorio sarebbe rilevante e aumenterebbe la competitività rispetto ad altri poli archeologici regionali e nazionali. TECNOLOGIA. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa centri il tecnologico con l’archeologia. In un tempo storico dove l’uso del digitale permettere di mettersi in contatto, in tempo reale, con il mondo intero in pochi attimi, non riusciamo a trovare un attimo per le nostre radici più profonde e vere, che hanno permesso al mondo attuale una connessione altamente fruibile e globale. Quindi rendere virtuale la comprensione di ciò che è antico non significa sminuire l’importanza del progresso tecnologico, ma al contrario accettare con riconoscenza ciò che ci è stato tramandato in una contemporaneità di tempi che lo renda efficace, sostenibile, utile, nostro, fuori dal logorio del tempo. DEMOCRAZIA. Una parola – chiave che rientra in maniera appropriata nel nostro lavoro di monitoraggio civico, all’interno di un cammino di open coesione, e gli antichi greci sono stati i primi e veri maestri di vita democratica. Già il fatto stesso che questo percorso ci ha portati a lavorare in team, a confrontarci, ad esprimere le nostre opinioni, a condividerle, è stata un’esperienza democratica gratificante e lo sarà sempre di più, Così gli effetti che ci attendiamo dal nostro lavoro dovranno aumentare notevolmente la coesione tra enti, cittadinanza e amministrazione, in un dialogo democraticamente aperto, trasparente, libero per un miglioramento continuo e proficuo del territorio locale, provinciale e regionale. TURISMO. Un termine molto importante, soprattutto nella nostra terra: poter aumentare il flusso turistico, attraverso un sito archeologico, migliorerebbe l’economia dell’intero territorio e permetterebbe di diventare competitivi rispetto ad altre regioni. Far conoscere la storia delle nostre antiche origini, non solo a persone vicine o di altre regioni, ma anche a persone straniere, significherebbe allargare i confini della nostra cultura all’Europa e al mondo e darle il giusto ruolo come civiltà guida e garante dei valori di convivenza democratica alla base delle alleanze tra i vari stati europei. Dopo aver riflettuto sulle parole – chiave del nostro percorso, siamo passati a definire i ruoli all’interno del team e ciò che in concreto dovevano realizzare. PROJECT MANAGER: un ruolo importane di alta responsabilità, che prevede la supervisione dei lavori degli altri gruppi, controllare se i compiti vengono svolti con puntualità, tenere aggiornato il dossier, e cimentarsi nella compilazione del report che, di volta in volta, verrà inviato. STORYTELLERS: il loro compito sarà quello di narrare il percorso del lavoro durante le varie tappe del suo svolgimento, dovranno essere di penna facile e arguta, usando argomentazioni che dovranno coinvolgere il lettore e chi prenderà in visione l’intero lavoro. DESIGNERS: saranno coloro che con creatività illustrativa daranno vita in immagini al nostro percorso, attraverso la realizzazione del logo del team, del diagramma di flusso che sintetizzerà il percorso di monitoraggio, ma anche a fumetti o disegni che verranno di volta in volta postati. SOCIAL MEDIA MANAGER: è il ruolo più accattivante, a loro spetta l’apertura di tutti i canali social ( facebook; istagram; twitter; youtube), importantissimi per far conoscere costantemente l’andamento del nostro percorso. BLOGGER: collegati a coloro che hanno il compito monitorare i social, inviano brevi post, video e tutto ciò che possa far seguire il nostro lavoro online, quindi dovranno essere sempre connessi e vigili. ANALYST E CODER: ricercatori infaticabili di dati online, fase importante per sapere notizie sul progetto da noi monitorato e all’occorrenza cimentarsi in grafici relative alla ricerca fatta. Abbiamo scelto i nomi per ogni ruolo.
PROJECT MANAGER: Spanò Sara – Romeo Olga – Ruso Giuseppe
STORYTELLERS: Talladira Giusy – Dattilo Roberta
ANALYST E CODER: Pezzano Dorotea – Giulia Letteri – Pangallo Elisa
BLOGGER: Varacalli Antonella – Chinè Noemi
DESIGNERS: Fragomeni Greta – Albanese Maria
SOCIAL MEDIA MANAGER: Zucco Marcello – Afflitto Giorgio – Romeo Francesco
Scriveva Carl Sagan: “I valori della scienza e della democrazia concordano, anzi in molti casi sono indistinguibili. Scienza e democrazia hanno avuto origine- nelle loro forme civilizzate – nello stesso tempo e nello stesso luogo, ossia nell’Antica Grecia, fra il VII e il VI secolo a.C. La scienza conferisce potere a chiunque si dia la pena di impararla. Essa prospera sul libero scambio di idee, che ne è anzi una condizione indispensabile; i suoi valori sono antitetici al segreto. Essa non ha alcun punto di vista speciale o alcuna posizione privilegiata. Tanto la scienza quanto la democrazia incoraggiano opinioni non convenzionali e discussioni vigorose. Entrambe richiedono ragioni adeguate, argomentazioni coerenti, criteri rigorosi di prova nonché onestà”. E’ con questa citazione il team “archeoclick” inizia il suo lavoro di approfondimento e monitoraggio civico. Partiamo alla volta delle nostre antiche origine certi di renderle vive e alla portata di tutti, perché ancora abbia un senso la coesione, l’unione, la collaborazione, il valore della democrazia e del vivere civile, così come ne erano convinti i nostri avi greci, quando sospinti dallo Zefiro, guidati dal timoniere Evante, approdarono alle nostre rive per renderci parteci di una grandezza senza eguali, che avrebbe avuto eco in ogni tempo.
“Locri, città d’Italia ordinata a leggi
bellissime, dove per copia di sostanze
e gentilezza di sangue non istà dopo
a niuno………..”( Platone, Timeo, II)
Referente – Totino Luisa
Team “Archeoclick”