di Gianluca Albanese
SIDERNO – E’ una bocciatura senza appello per buona parte della politica locale, regionale e provinciale quella della sezione sidernese del Partito Comunista che attraverso il suo leader storico Damocle Argirò, commenta i principali accadimenti politici degli ultimi giorni.
“Sono anni – esordisce Argirò – che denunciamo la spoliazione di servizi e presidi dello Stato a Siderno. Il caso del liceo artistico è solo l’ultimo esempio. Per non parlare delle querce secolari tagliate e le fiumare lasciate nell’abbandono, con grossi rischi per l’ambiente. Ora, arriva l’ampliamento dei comuni collettati al depuratore consortile che carica Siderno di ulteriori gravami e la questione dell’impianto di San Leo che molti vorrebbero ampliare e per il quale non è stata ancora individuata una discarica di servizio. Eppure – prosegue – fu lo stesso assessore regionale De Caprio a dirci che impianti del genere tra qualche anno non verranno più costruiti. Ribattemmo dicendo che non è il caso di sperperare soldi per fare altri impianti perché 840 cittadini hanno firmato l’appello di ‘Siderno ha già dato’ contro l’impianto di San Leo”.
Secondo Argirò “C’è un deficit di rappresentanza politica a tutti i livelli. A partire dai consiglieri regionali della Locride Raffaele Sainato e Giacomo Crinò, che vedo assenti sulle problematiche ambientali, così come il consigliere metropolitano Salvatore Fuda, la cui posizione sull’impianto di San Leo non posso condividere. Per non parlare dell’assemblea dei sindaci, che non ha portato alcun beneficio a Siderno”.
Insomma, per lo storico esponente comunista “Chi ricopre cariche elettive sembra voler mettere il popolo davanti al fatto compiuto e protestare ‘dopo i fatti’ è giusto e legittimo ma garantisce meno risultati di quelli che si sarebbero potuti ottenere prima dei fatti”.
E a livello locale? “La storia recente di Siderno – dice Argirò – fortemente condizionata dalla presenza della criminalità organizzata, ha reso necessari gli scioglimenti dei consigli comunali e i commissariamenti anche se, a mio avviso, l’unica commissaria che lasciò un’impronta fu Rosalba Scialla. Purtroppo, sulla questione TMB sarebbe stata necessaria l’unità della politica locale, e invece #inpiedipersiderno è a favore dell’ampliamento, mentre il PD non risponde, non si esprime”.