foto e video-servizio di Enzo Lacopo
LOCRI – In occasione del Blue Day, la facciata del municipio di Locri è stata accarezzata da 12 scanner-light, proiettanti un soffice color blue che ha suggestivamente ricoperto al calar della sera, l’intero Palazzo di Città. Molti cittadini, rappresentanti e assessori comunali, assieme alla referente della sezione Locride “Prometeo onlus” Vanessa Cristiano, hanno aderito all’iniziativa estesa oggi su tutto il territorio nazionale e nel mondo.
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Da alcuni anni “Autism speaks”, la più grande organizzazione mondiale per la promozione della ricerca scientifica sull’autismo, ha lanciato l’iniziativa globale “Light it up blue” o “Blue day”: i più famosi monumenti ed edifici delle principali città del mondo sono stati illuminati con luci blu, il colore del desiderio di conoscenza e di sicurezza, per testimoniare la sensibilità di queste metropoli nei confronti delle problematiche legate ai disturbi autistici.
Gli scorsi anni si sono illuminati di blu l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la Grande Piramide di Giza in Egitto, la Sydney Opera House in Australia, la Tianjin TV Tower in Cina, l’Arco di Costantino a Roma e molti altri.
In Italia hanno aderito all’iniziativa moltissime amministrazioni comunali.
In Calabria L’Associazione Prometeo-onlus ha proposto ai comuni, Provincia e Regione di aderire al “Blue Day”.
L’amministrazione di Locri appunto si è dimostrata estremamente sensibile all’iniziativa e per la prima volta nella nostra città si è illuminato di blu il Palazzo comunale, oltre a Locri hanno aderito i comuni di Siderno e Bianco.
L’autismo è una disabilità pervasiva dello sviluppo che di norma si manifesta nei bambini entro l’età di tre anni e che dura per tutta la vita. Le ultime stime informano che un bambino ogni novanta nati oggi rientra nello spettro autistico. La patologia colpisce a prescindere da razza, sesso o standing socio-economico delle famiglie. Spesso è caratterizzato da gravi difficoltà di integrazione sociale, comunicazione verbale e non-verbale e comportamentali. Ha ovviamente un fortissimo impatto sulle persone autistiche stesse, sulle loro famiglie e sulle loro comunità. Non esiste una cura, ma oggi sappiamo che diagnosi e interventi riabilitativi e terapeutici precoci possono rendere il bambino e poi l’adulto autistico il più autonomo possibile e permettergli di portare il suo contributo alla società.
L’evento ha lo scopo di diffondere la conoscenza della sindrome e attenzionare l’opinione pubblica e le istituzioni per aiutare le famiglie e soprattutto le persone che vivovo quotidianamente questa disabilità.
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