(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- <<Conosco le numerose difficoltà del territorio, è inutile rivangare il passato. Il territorio è vasto, non mi nascondo dietro le solite tematiche di “piano di rientro” e “assunzioni”. Chiedo agli operatori sanitari di collaborare, solo così si può migliorare. La sanità deve guardare al cittadino paziente, è importante creare servizi che non vadano ad occupare il Pronto Soccorso. Non dobbiamo parlare di ospedale ma di territorio ospedale, su questo mi sto battendo, stessa cosa per gli articoli 18 e 106>>.
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Con queste parole il commissario dell’Asp 5 Franco Sarica conclude il suo intervento, nell’incontro indetto questa mattina a Palazzo di Città dal sindaco Giovanni Calabrese, cui hanno preso parte anche il direttore amministrativo Vincenzo Scali, la consigliera provinciale Alessandra Polimeno, il consigliere regionale Pietro Crinò, nonchè alcuni componenti della commissione sanità, tra questi: Firmo Micheli della Uil ed ex caposala, la consigliera di opposizione Nadia Cautela e Luigi Brugnano (entrambi medici del nosocomio).
Un confronto cui i diversi interventi che via via sono succeduti, hanno inteso sottolineare le criticità e le inefficienze che da tempo attanagliano la struttura ospedaliera (ad esempio, l’evidente carenza di personale in alcuni reparti che, potrebbe essere colmata dal cosìdetto turn over), difficoltà organizzative gestionali provenienti dall’accorpamento alla nuova Asp 5 e da un piano di rientro che ha comportato ridimensionamenti della struttura ospedaliera, dei reparti e del personale.
Un aspetto quallo della carenza di personale che, Firmo Micheli ha inteso far osservare a Sarica, invitandolo all’applicazione degli articoli 18 e 106, ma al contempo, sottoponendo alla sua attenzione l’ ultimo provvedimento adottato quale la nomina (provvisoria) a direttore sanitario di Rocco Mario Polimeno (primario del reparto di Cardiologia-Utic del nosocomio di Polistena) <<E’ un fatto di inaudità gravità, i nostri medici che ci stanno a fare? La situazione è drammatica, lo dicono i fatti, ci sono reparti senza primari, uffici amministrativi abbandonati; c’è l’anarchia più assoluta>>.
E proprio sull’applicazione dell’articolo 18, “nel presidio ospedaliero, in qualità di ospedale spoke”, il commissario Sarica ha spiegato di essersi già attivato in tal senso, per i reparti di medicina fisica e riabilitativa, centro trasfusionale, laboratorio analisi, neurologia ma anche per la farmacia e la direzione sanitaria <<Stiamo lavorando per rendere questo ospedale “spoke” a tutti gli effetti, c’è da parte mia tutto l’interesse a intraprendere questo percorso>>.
Da qui, anche il sindaco Calabrese ha esortato Sarica a ricreare quel legame di fiducia tra utenza-operatori sanitari con management dell’azienda sanitaria, così da invertire la rotta di questo trand negativo che, inevitabilmente, ha avuto delle ripercussioni sulla collettività che, quotidianamente, rivendicano una sanità d’eccellenza <<E’ necessario potenziare i servizi da destinare ai cittadini, non è accettabile che emigrino altrove così come è fondamentale ripristinare un servizio di Polizia nel Pronto Soccorso, così da evitare l’insorgere di episodi di violenza>>. Il riferimento ad un paziente che nella giornata di ieri, ha inveito contro un operatore otorino <<Non si può lasciare ai medici, la follia dei pazienti>>.
E su come il mal funzionamento della sanità pubblica non debba essere addebitata alla gestione dell’attuale commissario, ne ha parlato il consigliere regionale Crinò<<E’ ingeneroso- ha detto- abbiamo il dovere di fare ciascuno la propria parte, è importante che chi diriga l’ospedale, disponga di autorevolezza e dimostri di essere all’altezza nella gestione del servizio. Bisogna partire dalla direzione sanitaria, si proceda in tempi brevi a nominare i nuovi dirigenti>>.
Al termine della riunione, Sarica accompagnato dal sindaco Calabrese ha poi fatto tappa nell’ospedale, visitando alcuni reparti della struttura.