
Immagini e Reportage ESCLUSIVI di Enzo Lacopo © 2019
SAN LUCA – Le autorità non si può dire che siano mancate a San Luca in occasione dell’inaugurazione del monumento ai Caduti di tutte le guerre. Rappresentanti del Governo, il Prefetto; della Chiesa, il Vescovo; delle Forze militari e dell’ordine di ogni grado, nessun politico. Si ricorda che nel gennaio del 2018 alcune associazioni hanno lamentato che a San Luca non vi era un monumento che ricordasse il sacrificio umano nelle due guerre e ne hanno sottoscritto richiesta: Bruno Bartolo per la Fondazione Alvaro, Sebastiano Romeo per l’Associazione “Il nostro tempo e la speranza”, per il Centro Studi P. Stefano De Fiores, Fortunato Nocera e per la “Pro Loco” Antonio Pizzata. Oggi Bruno Bartolo nelle vesti di Sindaco da poco eletto dopo tanti anni di commissariamento ha voluto dimostrare che la lacuna è stata colmata. L’Opera è stata progettata gratuitamente dall’Arch. Domenico Giorgi ed è stata collocata nella piazza municipio al posto di una fontana da tempo in disuso. Ricorderà i caduti delle due guerre mondiali ( 37 nella prima e 33 nella seconda) ma anche i caduti nello svolgimento del dovere o del lavoro. In verità a San Luca una lapide che ricorda i caduti della prima guerra mondiale è collocata sulla facciata della chiesa a destra della porta d’ingresso ed è stata voluta dai reduci per ricordare i compagni caduti. Il sindaco, aiutato dagli alunni della locale scuola e dal vescovo ha piantato un ulivo in un’aiuola accanto al monumento e poi si è scoperto ed I Carabinieri in grande uniforme hanno deposto una corona di alloro. Il vescovo ha impartito la benedizione. Al termine della cerimonia Arturo Rocca, presidente dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita e animatore di Movimùndi ha deposto ai piedi del monumento un piccolo oleandro che vuole rappresentare la vita che cresce accanto alla memoria di chi si è immolato per la patria.
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