di Francesca Cusumano
LOCRI- <<Contiamo di rispondere nei prossimi giorni alle richieste del Ministero e di predisporre quanto dovuto. Il nostro lavoro è ancora in itinere>>.
{loadposition articolointerno, rounded}
Sono queste le parole del segretario generale del Comune di Locri, Domenico Libero Scuglia a 2 giorni la nuova trasferta capitolina che ha interessato martedì scorso il sindaco Calabrese, il vicesindaco e assessore al Bilancio Sainato e per l’appunto lo stesso Scuglia.
E si perchè giovedì scorso, come già riportato nell’articolo a firma di Gianluca Albanese, il dipartimento degli Affari Interni e Territoriali – Direzione centrale per gli uffici territoriali del Governo e per le Autonomie Locali del Ministero dell’Interno, ha inviato al Comune di Locri una richiesta per avere ulteriori delucidazioni sulla nuova pianta organica che, così come deliberato nell’ultima seduta consiliare, è stata rideterminata nel limite di 102 posti, prevedendo 51 posti a tempo pieno, 43 a tempo parziale con 8 posti vacanti a tempo pieno. Una nuova dotazione organica derivante dalla volontà espressa dal primo cittadino e Giunta che, tenuto conto delle specificità dello stato dell’Ente, ha inteso ricorrere al D.Lgs. n° 101/2013, convertito nella legge n° 125 del 30 ottobre 2013, avente ad oggetto la “razionalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni sui prepensionamenti del personale eccedente”.
<<Si tratta di una procedura complessa- ha esordito Scuglia- benchè molti Comuni abbiano aderito a tale procedura, non vi sono allo stato attuale delle circolari esplicative in materia>>.
Qualche “ritocco” potrebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo), anche essere attuato sul numero dei 30 dipendenti (previsti) collocati a riposo tra l’anno in corso e il 2016 <<Il Ministero- ha proseguito Scuglia- non ci fornisce delle indicazioni chiare, poichè in un primo momento la dotazione organica, aderendo alla procedura di “riequilibrio finanziario pluriennale” (articolo 243 bis del Tuel), doveva essere rideterminata per la fascia demografica di appartenenza a 102 unità (parametro a cui l’Ente doveva obbligatoriamente conformarsi), ora deve essere calcolata in base alla popolazione residente al 31/12/2010, pari a 12.877 residenti, tanto che il numero massimo dei dipendenti comunali ammessi equivarrebbe a 105 unità. In tal senso, la situazione cambia notevolmente, se non abbiamo delle certezze su come procedere, le nostre decisioni sono fortemente condizionate dalle comunicazioni che riceviamo>.