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GERACE – La voce ammaliante di Pilar e il sound travolgente degli Oriental Night Fever: si è conclusa così, venerdì scorso, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Francesco, a Gerace, l’edizione 2013 della storica rassegna “Ai confini del sud”, ideata e diretta da Massimo Cusato.
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“Percorsi alternativi” è il titolo del tema conduttore della manifestazione su cui Cusato ha improntato la scelta degli artisti partecipanti a questa versione invernale della kermesse musicale patrocinata dalla Provincia di Reggio Calabria.
Pilar, cantante, autrice, e performer romana, artista onnivora, versatile e di vocazione latino-europea, coniuga un uso prettamente strumentale della voce a quello interpretativo e quasi teatrale. A Gerace presenta il progetto “Mani, corde e fili di perle” in collaborazione con il chitarrista, compositore e arrangiatore Federico Ferrandina, deliziando il numeroso pubblico presente con un repertorio accattivante, caratterizzato da incursioni nel tango, nella chanson francaise e nel jazz. Ne è scaturito un concerto-recital elegante e originale dalla vocazione internazionale.
Un’immersione nella musica disco, rivisitata dall’elettronica e dagli strumenti musicali della World music con Barbara Eramo e il polistrumentista Stefano Saletti, gli Oriental Night Fever: da Donna Summer ai Bee Gees, da Gloria Gaynor ai Blondie, dagli Chic ad Anita Ward. Una rilettura capace di riscoprire la forza musicale della disco-music con uno spettacolo intenso che, unito ai suoni elettronici del Dj Ominostanco, ha fatto rivivere atmosfere, colori e immagini dei miti degli anni ’70.
Prima del concerto, l’Ais-delegazione Locride, con i suoi sommelier, ha offerto al pubblico una degustazione di ottimi vini del territorio.