di Gianluca Albanese
LOCRI – Sono già trascorsi quattordici anni, da quando una mano indegna e criminale pose fine alla giovane vita di Massimiliano Carbone, giovane del luogo onesto e laborioso, generoso donatore di sangue e impegnato nel sociale, ucciso mentre rincasava da una partita di calcetto.
Da allora è iniziata la battaglia dei familiari, e in particolare della madre Liliana Esposito, per avere giustizia, una giustizia, per la verità, che ancora oggi, dopo quattordici anni, manca.
Anche quest’anno, durante la santa messa he sarà celebrata domenica 23 settembre alle 10,30 nella cappella “Nostra Signora di Lourdes” dell’ospedale civile di Locri, Massimiliano verrà ricordato con una preghiera perchè, come è scritto nel manifesto, come diceva Sant’Agostino “Guai a voi che avete dimenticato la giustizia e la pietà”.
Noi ci saremo, come sempre al fianco di mamma Liliana e nel ricordo di Massimiliano, padre per sempre, ucciso da miserabili senza onore, che non gli perdonarono la voglia di amare.