di Gianluca Albanese
SIDERNO – Alla fine è passato col voto dei quattro consiglieri del Centro Democratico fedeli all’amministrazione comunale (Figliomeni, Meleca, Diano e Leonardo), dei tre di Fattore Comune (Oppedisano, Commisso e Baggetta), del sindaco Fuda e del presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni il quinto punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione dello schema di transazione, accertamento di risoluzione, di convenzione e ricognizione di debito derivante da finanziamento fondiario relativo alla piscina coperta di località Cerchietto.
Sul punto, si sono astenuti i consiglieri De Leo (Centro Democratico), Sgambelluri (Pci) e Cataldo (Volo), mentre hanno votato contro i consiglieri del Pd Carlo Fuda, Giorgio Ruso e Salvatore Pellegrino, oltre al consigliere di Forza Italia Pietro Sgarlato. La capogruppo del Pd Mariateresa Fragomeni si era allontanata poco prima della votazione, in aperta polemica col presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni, dalla stessa accusato di partigianeria nella gestione dei lavori consiliari.
Già, la Fragomeni. Ieri sera abbiamo riportato il video con la relazione dell’assessore al Bilancio Gianni Lanzafame sul punto, e le parti salienti degli interventi – molto critici – dei consiglieri Giorgio Ruso e Pietro Sgarlato.
Oggi, invece, diamo conto della posizione della capogruppo Pd sul punto riguardante la transazione sulla piscina coperta, iniziato con un attacco all’amministrazione di cui era vice sindaco Sgarlato perché, come spiegato dalla Fragomeni, questa «Aveva avuto un ruolo di primo piano per far riammettere le due società morose (Palestra Crupi e Sporting Club), attraverso il parere (rivelatosi totalmente errato e poi in seguito smontato) espresso a suo tempo dall’avvocato Vizzari.
L’amministrazione Ritorto – ha proseguito la Fragomeni – approvava e faceva propri due pareri legali che suggerivano 1) di riammettere la Palestra Crupi (che gestiva la piscina) e lo Sporting Club (che gestiva la palestra) società dichiarate entrambe morose con procedimento del tribunale passato in giudicato, alla futura gara per la gestione e dandogli le chiavi in mano della struttura, escludendo la sola Siderno Nuoto: nasce da questo l’esposizione dell’ente nei confronti della Siderno Nuoto; 2) di accollarsi il mutuo residuo con la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova nella sola misura della garanzia fideiussoria, lasciando una cospicua parte del debito alla Siderno Nuoto che però non era più proprietaria (altra esposizione dell’ente)!
Cioè l’amministrazione di cui era vice sindaco Sgarlato – ha spiegato ancora la capogruppo del Pd – aveva preso queste due risoluzioni senza accertare (che era la cosa più importante in assoluto) se l’ente era o non era proprietario della struttura! Cioè hanno lasciato in sospeso e non si erano sincerati sulla cosa più importante: la titolarità della struttura. Ed ancora un’altra cosa importante: avevano deliberato di accollarsi il mutuo con la Bcc senza di fatto accollarselo, con rate che arrivavano e che maturavano interessi. Tutto questo in un anno di amministrazione Ritorto».
Secondo Mariateresa Fragomeni, però «L’amministrazione Fuda su questa cosa è riuscita a fare anche peggio: perché se è vero che questa amministrazione era partita bene sulla questione piscina, tanto che dopo 5 mesi dall’insediamento ne era venuta a capo, cercando di risolverla, poi, grazie alla miopia, allo sgambetto, alla incoerenza …non so come definirla… di una parte di questa attuale maggioranza, Fattore Comune, questa amministrazione ha bloccato il tutto! E ci siamo ritrovati a discutere oggi, a distanza di 14 mesi da allora, a distanza di un anno e mezzo dall’insediamento dall’amministrazione Fuda, l’unica soluzione possibile per l’ente. Ma il punto è un altro: ci siamo ritrovati a discutere su una proposta transattiva peggiorativa per l’ente rispetto a quella dello scorso anno, e di questo dobbiamo “ringraziare” solo Fattore Comune».
Fin qui la prima parte dell’intervento della Fragomeni, che ha altresì chiarito a Lente Locale che «In Consiglio ho battuto parecchio sulla questione della titolarità della struttura! Perché loro insistono dicendo che non sono proprietari (cosa vera e scoperta di recente), ma è cosa diversa la legittimazione a riscuotere del custode, cosa che è il Comune e che non ha volontariamente fatto per ignoranza e per indolenza (e non aggiungo altro!) nel riscuotere gli affitti della palestra».
Dopo la trattazione del punto, si è votato, seppur con un po’ di confusione e qualche qui pro quo, il rinvio della trattazione dei successivi quattro punti all’ordine del giorno, che verranno trattati nella prossima seduta consiliare che, con tutta probabilità, verrà convocata per giovedì 29 alle 10.