(Fotogallery e Video di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – L’Unità d’Italia e quello che per il Sud ha significato in termini economici ed umani, l’intenzione dei poteri forti, ormai palesata, di costringere in un angolo il Mezzogiorno per renderlo “innocuo” ed ancora il poco amore che gli stessi meridionali mostrano applicando quotidianamente determinati comportamenti.
Di questo e non solo si è discusso insieme al giornalista e scrittore Pino Aprile, all’assessore regionale Federica Roccisano, al consigliere provinciale Maria Alessandra Polimeno, al professore universitario Domenico Britti, nell’incontro voluto dal Movimento politico culturale Volo e moderato dal giornalista Filippo Dodaro, dal titolo “Prospettive di sviluppo del territorio e ragioni del sottosviluppo del mezzogiorno in particolare della Locride”, patrocinato dall’amministrazione comunale.
Prima di entrare nel cuore dell’argomento, a dare il saluto ai convenuti, nell’alula dell’Istituto tecnico commerciale Marconi, il primo cittadino di Siderno, Pietro Fuda, il presidente del Volo, Emma Serafino, il consigliere comunale Michele Cataldo e il presidente onorario del movimento, Giuseppe Caruso, i quali hanno evidenziato come sia necessario continuare su questo percorso, interrogarsi e giungere a soluzioni concrete per il territorio. Giuseppe Caruso ha anche letto un messaggio di Wanda Ferro impossibilitata a partecipare.
«Un uomo diventa ciò che le circostanze gli danno la possibilità di diventare, ma le opportunità al sud sono differenti e questo crea un problema di equità morale e convenienza economica». Pino Aprile come ci ha abituato con i suoi libri non lascia spazio a dubbi e ricorda tutta una serie di passaggi normativi e personaggi politici che chiaramente hanno lavorato per far sì che il Mezzogiorno non si possa in alcun modo rialzare. Parla della pubblica istruzione nel periodo in cui ministro era Mariastella Gelmini e di quello che, in termini di depotenziamento del sistema scolastico ed universitario meridionale è derivato da determinate decisioni, fino ad oscurare nomi di importanti meridionali premi nobel. Pino Aprile ha continuato evidenziando cosa questa linea ha comportato sulla situazione generale, con una chiara disuguaglianza di carattere economico ed occupazionale e come tutto il disegno non sia partitico, ma siano i poteri forti a volere un sud ignorante e oppresso.
A concludere l’incontro Domenico Britti e Federica Roccisano i quali pur ribadendo come sia difficile una situazione del genere per le regioni meridionali e ancor di più per la Locride, siamo noi stessi a dover valorizzare e supportare tutto ciò che di buono c’è stato, dalla cultura, all’economia percorrendo strade che portino a risultati concreti.
DI SEGUITO IL VIDEO CON GLI INTERVENTI DI PINO APRILE E FEDERICA ROCCISANO