LOCRI- All’insegna della speranza pasquale nel cambiamento, nel rinnovamento e nella fede si è svolta venerdì sera la tradizionale e suggestiva Via Crucis per le vie di Locri partecipata da S.E. il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace Giuseppe Fiorini Morosini, da numerosissimi fedeli, da rappresentanti delle istituzioni cittadine, dal comandante della Compagnia CC di Locri e da numerosi gruppi di associazioni (fotoservizio di Enzo Lacopo)
Durante l’enunciazione delle stazioni, in cui prelati e fedeli rievocavano la passione di Cristo, non son mancati momenti di espressiva religiosità da parte di cittadini che hanno esposto davanti ai loro usci, fiori, luci, dipinti raffiguranti l’effigie di Cristo e croci illuminate ad effetto.
Lungo la via Napoli, come ormai tradizione, è stata illuminata, mediante fuochi pirotecnici, una croce che ha entusiasmato i numerosissimi partecipanti.
Una nota poco lieta è stata la protesta, scaturita dalla disperazione e soprattutto dalle difficoltà economiche, da parte di un lavoratore del depuratore consortile di Siderno-Ambiente che ha esposto un cartello “chiediamo solo il nostro stipendio… Cristo aiutaci tu!”.
L’omelia sul balcone davanti al Calvario, fatta da S.E. mons. Giuseppe Fiorini Morosini, è stata ascoltata da un folla di fedeli stimata intorno a più di quattromila persone. Non è mancata una nota nel centro di Locri, davanti agli scalini della chiesa di S. Caterina V. e M., che il presule ha rivolto ai giovani ed a coloro che credendo di realizzare duraturi e facili arricchimenti praticano traffici illeciti, usura, crimini e violenze varie.
La Via Crucis si è poi conclusa davanti alla chiesetta dell’Addolorata con l’ingresso di Cristo e della Madonna, portata a spalla da numerosi giovani di Locri, dopo che il vescovo ha rivolto a tutti i partecipanti i ringraziamenti e gli auguri di una buona Pasqua.