di Gianluca Albanese
SIDERNO – L’idea di compiere un tour pre-elettorale nelle principali contrade cittadine è buona, ma ci sono frazioni in cui l’impresa di ridare ai cittadini fiducia nella politica appare ardua. Quanto accaduto questa sera in contrada Lamia, in occasione della tappa prevista dal tour del candidato sindaco del centrosinistra Pietro Fuda, denominato “La Fabbrica di Pietro” è la dimostrazione plastica del nostro assunto.
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Dei trenta cittadini presenti, infatti, solo cinque erano i cittadini residenti in contrada Lamia. Il resto della platea era composta da candidati consiglieri e militanti di Centro Democratico, Siderno Libera, Partito Democratico e Sel-Fattore Comune.
Il rischio, dunque, è che almeno per questa tappa (al contrario di quanto avvenuto nelle precedenti) si sia dato vita a un incontro sostanzialmente autoreferenziale in cui tutti i volenterosi che si impegnano in questa fase così delicata della vita democratica cittadina, sostanzialmente “se la sono cantata e suonata da soli”.
Pietro Fuda lo sa e ha colto in pieno il segnale, evidenziato da un intervento del cronista che ha stigmatizzato l’assenza dei cittadini alla riunione, paventando il rischio che da queste parti si sia persa la fiducia nelle istituzioni.
Salta agli occhi, infatti, come questa contrada, che dal 2001 al 2010 ha espresso un sindaco (Sandro Figliomeni), un consigliere comunale dal 2001 al 2006 (Sergio Verteramo) e un assessore comunale dal 2006 al 2010 (Giuseppe Ascioti) ora si mostri distante, quasi indifferente, rispetto alla politica cittadina.
Tant’è. Fuda non si è scomposto, e ha ribadito alcune priorità programmatiche, non ultime alcune azioni già intraprese «Nonostante – ha detto il candidato sindaco – non ne stiamo dando risalto a livello mediatico» e che pur s’inquadrano in un contesto di diffusa sfiducia nei confronti della politica e delle istituzioni.
«Sin dal lontano 1995 – ha detto Pietro Fuda – abbiamo notato questa tendenza, tanto che la gente non appare fiduciosa nemmeno davanti ad atti e delibere già emanati, ma questo non ci deve distogliere dal nostro impegno, semmai ci induce a fare sempre di più per dare risultati e riconquistare la fiducia nella gente. Noi non facciamo promesse a vanvera, ma ci impegniamo a realizzare quello che altri avrebbero dovuto fare, visto che le risorse ci sono, specie quelle che derivano dai fondi europei, ma che spesso non si possono utilizzare per mancanza di adeguata progettualità e serve una tempistica adeguata alle esigenze della programmazione dei fondi Ue».
Quindi, il candidato sindaco ha fatto alcuni esempi concreti.
«Non entro nel merito di vicende extrapolitiche e giudiziarie – ha detto Fuda – ma non posso non evidenziare come la Commissione Straordinaria al vertice del Comune di Siderno, che avrebbe dovuto ridare condizioni di legalità e sicurezza ai cittadini, dopo aver dichiarato il dissesto ora sembra intenzionata a compiere degli atti che vincolano il Comune di Siderno per i prossimi 10-15 anni, pesando quindi sulle tasche dei cittadini. E la colpa non è di questi ultimi, ma di chi dovrebbe vigilare e non lo fa. Se al posto loro l’avesse fatto un’amministrazione comunale a quest’ora sarebbe nel mirino delle istituzioni sovraordinate».
E poi: «Al fine di aumentare la fruibilità della spiaggia, espandendola sia in direzione Nord che Sud serve puntare sugli strumenti urbanistici come il Piano Strutturale Comunale e il Piano Spiaggia che sono fondamentali».
Quindi, prima di chiudere, Fuda ha citato un altro esempio lampante.
«C’è un bando emanato dalla Commissione Straordinaria per affidare l’incarico annuale della lettura dei contatori del consumo idrico. Noi sappiamo che munendo i contatori di una telelettura, si possono monitorare automaticamente i consumi, controllare e prevenire gli abusi, specie nei mesi estivi, con un controllo quantomeno trimestrale, e questa è una cosa che sappiamo di poter fare una volta eletti».
Non manca un riferimento al depuratore consortile, citato come esempio di occasione persa per lo sfruttamento di ingenti risorse comunitarie, come nel caso del finanziamento per realizzarne uno nella Vallata del Torbido, perso perché i sindaci (e i commissari) dei comuni interessati non si misero d’accordo per individuare un sito idoneo a ospitare l’impianto.
«Va completato il collettamento di alcune popolose frazioni al depuratore consortile di Siderno – ha detto Fuda – perché il mare pulito passa inevitabilmente attraverso una depurazione uniforme delle acque di tutti i Comuni, perché è inutile avere un depuratore efficiente a Siderno se poi nei comuni limitrofi non è così».
Prima di concludere, non possiamo non riportare quanto dichiarato alla nostra redazione da un paio di cittadini residenti in contrada Lamia, che ci hanno contattato telefonicamente per dirci che i cittadini non hanno preso parte all’incontro odierno perché non sapevano che fosse stato organizzato.
Non è che forse c’è da rivedere qualcosa nella strategia della comunicazione della coalizione?