di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Dopo una lunga (e a tratti accesa) discussione avviata dal consigliere di opposizione Rocco Giuseppe Mazzaferro, che ha osservato come la fusione dei comuni della Vallata del Torbido (al posto della neonata Unione) fosse uno strumento migliore per la crescita del territorio «Anche alla luce – ha detto Mazzaferro – delle agevolazioni e delle ingenti risorse che il Governo centrale destina ai Comuni che si fondono», chiedendo di congelare le nomine e rinviare la discussione a un momento successivo in cui si consideri debitamente la prospettiva di fusione, il consiglio comunale di Gioiosa Ionica, nella riunione di stasera, ha nominato i tre propri rappresentanti al Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle del Torbido”.
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Prima, però, il sindaco Salvatore Fuda, nel replicare a Mazzaferro, ha spiegato come «Attualmente non ci sono le condizioni politiche per pervenire a una fusione dei Comuni della Valle del Torbido, e in un momento come questo, in cui tre su sei dei civici consessi degli altri cinque Enti hanno già nominato i propri rappresentanti nel costituendo Consiglio, sia meglio rinviare agli anni a venire ogni riflessione sulle prospettive di fusione e ora è inutile perdere altro tempo e procedere alla nomina dei nostri rappresentanti, cosa che Marina di Gioiosa Ionica, San Giovanni di Gerace e Mammola hanno già fatto, mentre Martone e Grotteria lo faranno a breve».
Dunque, dopo la votazione a scrutinio segreto, sono stati eletti il presidente del consiglio comunale Laura Crimeni, l’assessore alle attività produttive Lidia Ritorto e, per le opposizioni, il capogruppo di “Progetto Grande Gioiosa” Riccardo Modafferi (nel fotino in home).
Quindi, il sindaco Fuda ha relazionato sulla questione riguardante il liceo scientifico cittadino, dopo la delibera del consiglio provinciale recante il piano di razionalizzazione della rete scolastica provinciale, della quale Lente Locale si è occupata nei giorni scorsi, sulla scorta della delibera della giunta comunale di Gioiosa numero 23 dello scorso 23 febbraio, contenente tutte le osservazioni mosse per contestare quanto deliberato al palazzo di via Foti «Sulla spinta – ha detto Fuda – dell’attuale assessore Campisi, che ha inteso favorire una scuola di Caulonia a scapito di Gioiosa, dandole l’indirizzo musicale-coreutico, finendo, seppure per una legittima scelta politica col ledere l’interesse della comunità gioiosana e degli stessi studenti».
Nel corso della discussione sul tema, il consigliere Modafferi è intervenuto per primo, lamentando «I fenomeni di balcanizzazione del consiglio provinciale che deve fare i conti con le esigenze dei singoli consiglieri e assessori per il proprio territorio e ho l’impressione che la nostra amministrazione comunale si sia comportata ingenuamente, non prevedendo i meccanismi di difesa dell’offerta formativa cittadina. Sia chiaro – ha proseguito – la delibera della nostra giunta non fa una grinza, ma non era il caso di sollecitare prima i rappresentanti della comunità vicini al nostro comune, o gli esponenti politici dei partiti democratici per sostenere l’iniziativa del nostro comune e della nostra scuola? Penso che ci sia stato un peccato di negligenza. Ora cerchiamo di farci restituire quello che ci è stato tolto, ma impariamo dagli errori del passato per non sbagliare più in futuro».
L’altro consigliere di opposizione Mazzaferro ha rincarato la dose: «Negligenza e nessuna richiesta d’incontro alla Provincia. Ci si è affidati agli uffici con troppa ingenuità. Ora, questa forma di reazione, seppur tardiva, può ancora dare i suoi frutti, visto che l’ultima parola spetta alla Regione. Di certo, la reazione odierna trae spunto dalla proteste di docenti e genitori, con un intervento successivo dell’amministrazione comunale di Gioiosa. La stessa Unione dei Comuni ha mostrato poco peso politico. Anzi, sembra che stiamo peggio di prima.
Nel replicare, il sindaco Fuda ha detto che «L’interlocuzione ce l’avevamo già col presidente Raffa e con lo stesso Campisi, al quale ho detto che hanno mostrato la volontà politica di portare a Caulonia questo indirizzo. Che significa negligenza? Quella di tornare a casa dopo i colloqui politici con la lingua color marrone? Non è il nostro modo di agire. Non siamo stati negligenti. Raffa sapeva tutto ed era stato informato per tempo, poi si è deciso in un altro modo. Ne prendiamo atto e ci siamo attivati a procedere in altre sedi. A questo proposito, invito anche l’opposizione a farsi carico di contattare i propri referenti sovracomunali per cercare di risolvere la questione».
L’assessore Antonio Palermo ha contestato le accuse di negligenza all’amministrazione. «Che significa – si è chiesto – negligenza? E’ andare a ricordare a un consigliere provinciale che ha preso 500 voti a Gioiosa – il riferimento è a Vincenzo Loiero – che non doveva permettere questo scippo al nostro paese? Cos’è? Una ripicca da parte sua perchè l’amministrazione comunale non lo ha sostenuto alle elezioni regionali? Dovrebbe saperlo un consigliere provinciale che deve fare sempre gli interessi del territorio nel quale è stato eletto».
Modafferi ha replicato dicendo che «Bisogna interloquire non solo con i consiglieri provinciali della propria parte politica ma anche di quella avversa», mentre l’assessore Luca Giuseppe Ritorto ha aggiunto che «Mazzaferro che è così vicino a Raffa avrebbe potuto tranquillamente rivolgersi a lui, in aiuto a questa battaglia. L’emendamento è stato votato quasi all’unanimità, anche col voto del consigliere Loiero, votato in questo collegio che evidentemente ha fatto qualche ragionamento diverso. Piuttosto si deve ragionare in maniera ampia sul senso del nuovo dimensionamento scolastico e su una riorganizzazione che deve fare gli interessi di tutti gli studenti e non seguire la logica di chi vuole piantare delle bandierine localistiche a tutti i costi. Le scelte fatte sono sbagliate dal punto di vista formativo ancor prima che da quello politico».
In seguito sono state discusse tre interpellanze presentate nei giorni scorsi dal consigliere Riccardo Modafferi.