di Antonio Larosa*
GIOIOSA IONICA – Gentilissimo Direttore, consentimi di aggiungere qualche riflessione sulla vicenda del Liceo Musicale di Gioiosa Jonica e sull’approvazione della Rete Scolastica Provinciale, magari provando anche ad andare oltre il merito specifico della vicenda.
La “catena” cronologica dei fatti e (anche) delle responsabilità, mi pare di poter affermare, è sufficientemente chiara: nel Novembre 2014, il Liceo Scientifico di Roccella Jonica – rispettando modalità e tempi formali – chiede l’indirizzo musicale per l’associato Liceo di Gioiosa Jonica; a metà Gennaio 2015, la Preside Russo e il Sindaco Fuda – avuta notizia dell’originario Piano della Rete Scolastica Provinciale – festeggiano a mezzo stampa il risultato (l’indirizzo musicale) ottenuto; pochi giorni dopo, il consigliere (oggi assessore) provinciale Piero Campisi chiede di poter essere ascoltato in merito alla Rete Scolastica Provinciale presso il Consiglio Comunale del suo comune di origine, Caulonia; il 29 Gennaio 2015, il Consiglio Provinciale approva il Piano della Rete Scolastica con un emendamento, presentato fra gli altri proprio da Campisi, che separa il Liceo Scientifico di Roccella (ente che ha richiesto ufficialmente l’indirizzo musicale) da quello di Gioiosa e delibera la costituzione dell’indirizzo musicale presso una struttura (ancora da individuare) di Caulonia associata al Liceo Di Roccella.
Non vi è e non vi deve essere alcun conflitto intercomunale; rifiutiamo ogni infantile battaglia di campanile. Il territorio provinciale merita di essere considerato nella sua interezza: lo sviluppo di Caulonia vale tanto quello di Gioiosa Jonica e di qualunque altra realtà. Per questo, l’auspicio da professare e l’obiettivo da raggiungere dovrebbe essere quello di “concedere l’indirizzo a tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta e che siano coerenti con l’indirizzo dell’istituto”, come pure recita un sintetico emendamento alla Rete Scolastica Provinciale presentato da Antonio Eroi (Presidente del Consiglio Provinciale). E, in quel caso (concessione dell’indirizzo a tutti i richiedenti con i giusti titoli), verificare direttamente sul campo quali scuole e quali realtà territoriali hanno le potenzialità per radicare ed implementare un Liceo ad indirizzo musicale.
Ciò detto, appare evidente come Gioiosa Jonica – al momento – sia vittima di una discrezionalità prettamente politico-territoriale, avvenuta nel chiuso di Palazzo Foti e per il tramite di un consigliere provinciale deciso ad ottenere per il suo comune quanto invece era stato legittimamente richiesto ed ottenuto dal Liceo Scientifico di Gioiosa Jonica. Qui, a mio avviso, si riscontra la questione principale: l’idea che il processo politico-decisionale avvenga fuori da ogni filtro di merito e di contenuto, seguendo al contrario dinamiche localistiche che non è eccessivo definire neo-feudali. Più semplicemente, conta chi decide cosa e chi si trova al posto giusto al momento giusto: alla Provincia, in questo momento, vi è un consigliere/assessore provinciale di Caulonia al quale dare conto e dare soddisfazione (anche per scelte di prospettiva come quella relativa all’organizzazione scolastica provinciale), a prescindere da una discussione fondata su dati di fatto e valutazioni sostanziali.
Una discussione razionale, capace di giudicare contesti e situazioni, avrebbe imposto il riconoscimento di alcuni dati inconfutabili: la fortissima tradizione bandistico-musicale di Gioiosa Jonica, la presenza in loco di un’importante accademia musicale, la crescita del Liceo gioiosano anche in vista della realizzazione della nuova struttura scolastica, la posizione baricentrica in un territorio omogeneo come quello della Valle del Torbido. Oltre al fatto, lo ribadisco, che sarebbe stato doveroso avere rispetto di chi ha chiesto e motivato per tempo la richiesta di un nuovo indirizzo coreutico-musicale.
Nel biennio 2006/2007, ho svolto il ruolo di assessore provinciale per 13 mesi e conosco bene le miopi dinamiche municipalistiche che albergano presso Palazzo Foti. Ricordo ancora la ramanzina ricevuta da un consigliere provinciale perché mi ero “permesso” di concedere un congruo finanziamento a vantaggio di una manifestazione culturale (che ritenevo assolutamente meritevole del sostegno economico della Provincia) presso il suo comune di origine: non ne avevo parlato preventivamente con lui (che, a suo dire, deteneva una sorta di “signorìa” sul collegio di competenza) e non vi era il suo consenso (l’amministrazione comunale dell’epoca era sua avversaria politica). Ho frequentato la Provincia anche dopo la fine del mio assessorato, anche perché segretario provinciale di un partito che governava quell’Ente: ho ritenuto opportuno, in più di un’occasione, sostenere il mio comune e il mio territorio d’origine (finanziando beni culturali, iniziative e manifestazioni, singole associazioni); tuttavìa, ho sempre cercato di farlo ragionando nel merito ed evitando qualunque “scippo” di rimando verso altre realtà altrettanto meritevoli.
Probabilmente, il vero salto di qualità della politica locale sarebbe proprio questo: decidere in maniera razionale ed oggettiva e sfuggire alla trappola del consenso facile.
P.S.1: intendo esprimere il mio apprezzamento sincero per l’atteggiamento manifestato dagli operatori del Liceo di Gioiosa Jonica e dalla locale amministrazione comunale. I primi, con la Preside Russo e gli studenti in testa, hanno dimostrato una grande lucidità di analisi ed uno splendido spirito di cittadinanza; inoltre, hanno ribadito la loro volontà di rispettare i tempi e i modi previsti dalla normativa in vigore, senza forzature di sorta. La seconda, ovvero l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Fuda, si è mossa nel rispetto assoluto delle istituzioni (della Provincia, in primo luogo), agendo concretamente a difesa delle prerogative del proprio comune e lavorando in maniera politicamente corretta, senza lasciarsi andare mai a isterìe politiche e senza voler alimentare alcun scontro mediatico. Ne è conferma ulteriore il documento – responsabile ma anche molto determinato – diffuso dalla Giunta Fuda.
P.S.2: senza alcun gratuito spirito di polemica, mi sfugge il senso ultimo del comportamento tenuto dal consigliere provinciale Vincenzo Loiero. Eletto nel collegio elettorale di Gioiosa Jonica, dove vive ed opera ormai da anni, non ha avvertito l’esigenza di discutere pubblicamente della Rete Scolastica Provinciale e/o di spiegare le ragioni che lo hanno portato a sottoscrivere l’emendamento favorevole a Caulonia e sfavorevole a Gioiosa Jonica. Le sue scelte politiche sono, ovviamente, più che legittime: lo è di meno, soprattutto dal punto di vista della rappresentatività democratica, l’idea di decidere il tutto nel chiuso del palazzo e senza alcuna connessione con pezzi di società e di comunità. Magari gli stessi pezzi di società e di comunità che hanno contribuito ad eleggerti alla Provincia e ai quali, non più tardi di qualche mese fa, hai chiesto nuovamente appoggio elettorale per la Regione.
*: Dirigente PD Gioiosa Jonica