di Gianluca Albanese
LOCRI – Il Comune di Locri ha inviato una nota al dipartimento Lavoro della Regione Calabria, al Presidente Oliverio, alla Prefettura di Reggio Calabria, e ai MInisteri interessati (Interno, Lavoro, Economia e Finanze ecc.) in cui manifesta la volontà di contrattualizzare per un anno i lavoratori Lsu-Lpu in forza all’Ente.
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E’ quanto è emerso al termine dei lavori della conferenza dei capigruppo che ha avuto luogo oggi, alla presenza dei rappresentanti sindacali dei lavoratori, del sindaco Calabrese e del suo vice con delega al Personale Sainato.
In pratica, nella comunicazione inviata, il Comune di Locri ha indicato la somma occorrente per la contrattualizzazione dei lavoratori interessati per il 2015, l’elenco degli stessi e ha ricordato alcuni passaggi fondamentali della propria storia recente, dalla presentazione della procedura di riequilibrio finanziario alla bocciatura del piano da parte della Corte dei Conti, passando per la rideterminazione della dotazione organica, fino all’attuale eccedenza di 28 unità con 11 dipendenti in disponibilità.
In pratica, l’amministrazione ha confermato che sussistono tuttora gli ostacoli relativi alla contrattualizzazione, tanto da chiederla in maniera subordinata all’autorizzazione da parte della competente Commissione per la stabilità finaziaria degli Enti istituita ptresso il MInistero dell’Interno.
Già, perché come annunciato dal vicesindaco Sainato «I dubbi sono inalterati e non potremmo mai concedere la stabilizzazione di questi 14 lavoratori. Va da sé che se otteniamo le autorizzazioni richieste saremo ben lieti di contrattualizzarli per un anno, come previsto dal decreto interministeriale del mese di ottobre».
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Pino Mammoliti, che ha parlato di «Vittoria del gruppo di opposizione e dei sindacati. La richiesta di adesione al processo di contrattualizzazione dei lavoratori – ha concluso – è frutto del lavoro svolto dal gruppo “IMpegno e Trasparenza-Pd” nel consiglio comunale di ieri che ha incontrato anche il sostegno della maggioranza».
