A partire da domani l’alta pressione probabilmente cederà il passo a un’irruzione di aria polare dalla Scandinavia, portando ad un brusco calo con valori che torneranno a livelli più in linea con la stagione; aumenterà l’instabilità, con temporali e grandine, dapprima nel Triveneto e in seguito sulle coste adriatiche, ci saranno altresì venti poderosi che soffieranno da Nord favorendo l’afflusso di aria fresca ed instabile. Lo zero termico scenderà di quota fino a 3.800-4.000 metri, per una gradazione attorno ai quindici/sedici gradi su gran parte del Centronord, poco più su, attorno ai venti gradi, al Sud.
di Antonio Baldari
Temperature praticamente estive e cieli sereni. È stato in buona sostanza questo il fine-settimana appena trascorso che ha dato un piacevole assaggio di “bella stagione”, come del resto si è adusi definire l’estate; siamo, però, agli inizi della primavera che è evidentemente ancora in altalena e che porterà ad una chiara svolta in termini meteorologici già a partire da domani sera.
Ed invero le temperature massime, che durante il decorso weekend hanno raggiunto i picchi di 28-30° C dal Nord al Sud della Penisola, saranno molto presto un ricordo in considerazione del fatto che già da oggi, lunedì 15 aprile, la pressione inizierà a diminuire per l’arrivo di aria più fresca che causerà un graduale calo delle temperature; i modelli matematici di previsione meteorologica avevano concordato su sabato 13 e domenica 14 per due giornate all’insegna del sole per gran parte d’Italia.
Cosa che, effettivamente, è stata con le temperature in vistosa salita per delle punte massime fissatesi tra i ventotto ed i trenta gradi in molte città del Nord e del Centro, come Bologna, Mantova, Padova, Firenze, Perugia, Macerata; al Sud e nelle Isole è stata praticamente estate, come detto, con valori massimi che hanno visto toccare i trenta gradi a Foggia, Taranto, Catanzaro e Agrigento.
Insomma, un assaggio di bella stagione che costituisce una novità per il panorama meteorologico europeo e che, ciononostante, avrà breve durata stante l’arrivo di un fronte d’aria fredda che, infatti, porterà delle condizioni più consone ad una sorta di colpo di coda dell’inverno. Come già anticipato, a partire da domani, martedì 16 aprile, l’alta pressione probabilmente cederà il passo a un’irruzione di aria polare dalla Scandinavia, portando ad un brusco calo delle temperature, con valori che torneranno a livelli più in linea con la stagione; aumenterà l’instabilità, con temporali e grandine, dapprima nel Triveneto e in seguito sulle coste adriatiche, ci saranno altresì poderosi venti che soffieranno da Nord favorendo l’afflusso di aria fresca ed instabile.
Le temperature massime precipiteranno con l’inverno che tornerà a farsi sentire soprattutto in montagna, dove lo zero termico scenderà di quota fino a 3.800-4.000 metri, per una gradazione attorno ai quindici/sedici gradi su gran parte del Centronord, poco più su, attorno ai venti gradi, al Sud.