di Simona Masciaga
LOCRI – Sempre più partecipate e di successo le performances scelte da Domenico Pantano, direttore artistico del Centro Teatrale Meridionale per la XXX stagione teatrale. Il fuori abbonamento messo in scena lo scorso 20 gennaio presso il Palazzo della Cultura di Locri, ha visto un copioso numero di spettatori per assistere a “La prima volta” di Paolo Conticini per la regia di Luigi Russo.
Tratto da un testo scritto durante il COVID dallo stesso Conticini ” Ho amato tutto” ed. Pacini, 2021, l’autore, artista, showman, ha riportato a teatro questa sua biografia che, nella pièce, a noi è apparsa un copia e incolla dei monologhi teatrali proposti da Christian De Sica, Fiorello e il compianto Gigi Proietti ma senza esito positivo: nonostante gli applausi, più dovuti che meritati abbiamo notato la mancata comunicazione e originalità nell’intera rappresentazione. Nulla da obiettare sulle sue notevoli capacità di intrattenimento attraverso canti, balli e battute ironiche ma ci aspettavamo ben altro da un’attore affermato e capace.

Il teatro è un rapporto diretto con il pubblico, è comunicazione, intesa, trasmissione di emozioni: non basta una gradevole presenza, saper cantare e ballare….come diceva Carmelo Bene ” A teatro bisogna saper anche friggere l’aria” cosa che Conticini, forse per la sua prima esperienza da “solo” sul palcoscenico, ancora non ha imparato. Sicuramente lo preferiamo come attore nei vari ruoli dei” Natali in ognidove” e, lo abbiamo molto apprezzato come commissario Gaetano Berardi nella fiction “Provaci ancora prof” accanto ad una straordinaria Veronica Pivetti. Uno spettacolo, quindi “senza gloria e senza infamia” da una parte apprezzato e da molti non condiviso sia per la mancanza di originalità che per le aspettative di un attore di calibro e successo.