di Antonella Avellis*
Un nuovo centrodestra unito è indispensabile per l’Italia ma esso deve scaturire in primo luogo dall’ascolto della gente, a cui bisogna presentare proposte concrete, programmi ed una visione politica alternativa alla sinistra.
L’incontro tenutosi a Siderno, alla presenza della coordinatrice regionale, On.le Jole Santelli e della vice coordinatrice regionale, On.le Wanda ferro, è la 2^ tappa di quello che, vuole essere una sorta di dibattito itinerante nei territori capace di ascoltare e stimolare le varie realtà politiche locali.
Il centrodestra perde le ultime tornate elettorali. Il cosiddetto moderatismo di quello che fu il PdL si è frantumato rinunciando a costruire un Partito vero.
Perdiamo le elezioni regionali e come avremo potuto vincerle…
Alla luce di questo quadro, s’impone una presa d’atto della realtà per poter ricostruire questa area, attraverso un’attività politica ad includendum, cercando di captare e attrarre nuova linfa, capace di costruire una vera cultura politica liberale e popolare.
Ci vuole un Partito organizzato dal basso, facendo massa critica, in grado di stimolare partecipazione e competizione, un Partito da cui scaturisca una unica linea politica che vada oltre i discorsi a breve termine dell’IMU e delle 80€ di Renzi.
Sono necessarie idee programmatiche forti, chiare, il lavoro che manca, i servizi inesistenti, la Sanità.
Dall’ultimo e recente studio del Ministero della Salute, la Calabria risulta essere ancora fanalino di coda.
I rifiuti, 17 anni di commissariamento ci hanno lasciato la quadruplicazione del debito, tra l’altro per nulla certo, in quel settore e neanche l’ombra di nuovi impianti.
E poi i fondi comunitari, anche lì la Calabria fanalino di coda, tra le 4 regioni obiettivo è quella che accede meno di tutte ai finanziamenti europei.
E potremmo continuare per ore nella triste elencazione delle criticità che affliggono la nostra regione.
Siamo convinti che, per ricostruire l’area di centrodestra, serva un impegno serio nell’affrontare le problematiche dando spazio, fiducia e supporto a quei dirigenti capaci, competenti e di buona volontà che intendano assumersi tale impegno.
La futura organizzazione deve avere la capacità e la forza di promuovere quelle persone che non cercano ruoli personali, che non abbisognano di trampolini di lancio, persone le cui scelte non siano dettate dalla sete di potere e manie di protagonismo, cercando alleanze con il dirigente politico che conta, pronte a saltare da una formazione politica ad un’altra.
Abbiamo bisogno di Persone generose, dotate di quella passione politica, senso civico e cultura delle Istituzioni che li spinga a non rassegnarsi davanti a cotanto degrado.
Una politica di porte aperte e non chiuse che, aggreghi e non divida.
A Siderno, in occasione dell’ultima tornata elettorale, alcuni di noi hanno provato a porre in essere un intervento di rinnovamento, preservando il buono esistente che, desse il senso di una rottura vera con il passato, alla luce delle vicissitudini giudiziarie delle passate amministrazioni e del consiglio comunale sciolto per mafia, senza caccia alle streghe o pretese di esami del sangue da allegare all’accettazione della candidatura.
Sarebbe stata cosa buona affrontare le elezioni amministrative comunali con una coalizione unita che, coagulasse tutte le anime dell’area di centrodestra, fino a quelle civiche di ispirazione moderata.
Ora bisogna guardare avanti, agevolando e promuovendo il percorso di quelle persone, di quei dirigenti capaci e trasparenti che non siano solo tali, ma che tali appaiano, coerenti che sentano e pratichino il valore dell’appartenenza alla propria parte politica, i quali quando sarà il momento sapranno essere anche buoni amministratori.
In un quadro politico, dunque, qual è quello attuale, di grandi riallineamenti e di estrema fluidità, bisognerà tenere la barra dritta, fare scelte nette e chiare e poi tenere il punto.
La scelta più importante e per molti di noi scontata, facendone già parte, sarà ribadire l’appartenenza al Partito di FI, riconoscendo e riaffermando la centralità di questa formazione politica all’interno dell’area di centrodestra, favorendo e agevolando la confluenza in essa, di tutte quelle componenti che ne condividono idee, valori e programmi.
Sarà opportuno cercare punti di contatto ed in tale ottica sarebbe auspicabile che i consiglieri di opposizione del consiglio comunale di Siderno, possano svolgere il ruolo di opposizione in un’ottica unitaria che, li veda assumere le stesse posizioni all’interno del consiglio comunale stesso, sì da rendere più forte ed energica la loro azione in quel consesso, dando sin da subito quel senso di unità per cui si sta lavorando.