di Guardia Costiera
In data 20 febbraio 2018 i militari degli Uffici marittimi di Roccella Jonica e Siderno
Marina, in collaborazione con il personale della Compagnia dei Carabinieri Aliquota
Radiomobile di Locri, hanno effettuato delle verifiche lungo il litorale di giurisdizione
compreso tra Bovalino e Caulonia finalizzate al controllo dell’intera filiera pesca.
Nell’ambito delle verifiche, i militari hanno riscontrato, in alcuni casi, la mancanza di
informazioni relative alla tracciabilità dei prodotti ittici e la detenzione degli stessi
prodotti di taglia inferiore alla minima consentita, comminando sanzioni
amministrative per un totale di € 6.500,00.
I prodotti ittici, circa 80 kg di cui 50 kg di novellame di sarda (c.d. “bianchetto”), sono
stati posti sotto sequestro,
Dopo i controlli del Servizio Veterinario “Area B” di Locri il prodotto sotto sequestro è
stato distrutto in quanto giudicato non idoneo al consumo umano per mancanza di
informazioni relative alla tracciabilità del prodotto ittico e per essere stato esposto
agli agenti atmosferici, con interruzione della catena del freddo.
Le più recenti operazioni hanno evidenziato come la tutela debba spingersi a “monte”
della filiera: la prevenzione dell’immissione sul mercato di prodotti non in regola con
la normativa vigente, in qualunque forma l’illiceità si cristallizzi, è l’obiettivo prioritario
ed è quello realizzato anche in questa ultima operazione. La pesca di esemplari
sottomisura impoverisce gravemente il patrimonio ittico in quanto ne impedisce una
adeguata riproduzione e la pesca indiscriminata di specie protette concretizza il
rischio di estinzione delle stesse.
Come ogni anno, in questo periodo la zona di mare del litorale Jonico è interessata
dal fenomeno della pesca abusiva al novellame di sardina (c.d. bianchetto) e
puntualmente partono i controlli degli uomini della Guardia Costiera pronti a
prevenire e reprimere ogni attività illecita.
Si rammenta che la pesca, la detenzione e la vendita del novellame “bianchetto” non
è più autorizzata, in quanto dannosa per l’ecosistema marino ed il ripopolamento
delle specie ittiche.
Per questo l’impegno della Guardia Costiera è anche diretto verso una campagna di
sensibilizzazione nei confronti dei consumatori che vengono informati e invitati a non
acquistare il pregiato “bianchetto”.
Inoltre, si ricorda che, al di là delle conseguenze negative per la pesca professionale
e della connessa evasione fiscale, la pesca illegale comporta anche rischi per la
salute pubblica immettendo sul mercato prodotti che sfuggono a qualsiasi controllo
dell’autorità sanitaria, con buona pace dei consumatori. L’attività di controllo mirata
alla filiera della pesca da parte di tutto il personale dell’Ufficio Circondariale
Marittimo, ha come obiettivo quello di manifestare tolleranza zero verso coloro che di
fatto effettuano attività illecite ed in special modo verso coloro che vendono prodotti
alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, fattori
che possono provocare gravi ripercussioni per il consumatore finale, invitando la
collettività a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici,
privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare,
evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da
ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazione.