di Antonio Guerrieri*
Caro Antonio,
in un momento in cui la città sta vivendo uno dei periodi più oscuri e bassi della sua storia può sembrare fuori luogo ed inopportuno sollevare questioni politiche che però ritengo fondamentali per il presente ed il futuro amministrativo di Locri e della sua gente.
Mi rivolgo a te perché al vertice della compagine di opposizione che è espressione della volontà tua, mia e di altri cittadini di Locri.
Avrei potuto utilizzare tempo e pensieri per denunciare altre mille anomalie dell’Amministrazione locrese, in aggiunta a quanto già fatto finora pur dall’esterno del Consiglio Comunale, anche insieme a voi.
Ritengo però che vi sia necessità ed urgenza di chiarire anche molto che riguarda i nostri compagni di viaggio, nominali e presunti, ad esempio il Partito Democratico, che è apparso solo in un secondo momento nel nome del gruppo consiliare di minoranza.
Da tempo la domanda è “perché?” dato che è ufficiale e sostanziale che il circolo comunale del PD ha sostenuto l’attuale spregiudicata maggioranza e nulla ha mai avuto da dire in merito alla gravisissima condotta amministrativa dell’amministrazione locrese.
Domanda che è ritornata ancora più attuale alle primarie regionali del 2014 con la maggioranza di centrodestra che ha pubblicamente sostenuto lo stesso candidato del Pd di persone a noi vicine.
Non di minore portata è stata la candidatura in una lista parallela al PD del vicesindaco Sainato che nel frattempo aveva appena deciso di voltare faccia a Berlusconi e all’ex consigliere regionale Giovanni Nucera dei quali a Locri era luogotenente politico. Situazione paradossale che eccetto il sottoscritto nessuno ha ritenuto di denunciare pubblicamente.
In tutto questo il continuo massacro, da parte del PD, delle istituzioni e della Costituzione a cui entrambi siamo fortemente legati. E questo nel silenzio del Pd locale intra o extra gruppo consiliare.
Pochi giorni fa l’ultimo atto: il sostegno aperto di Gentile e Verdini ad esponenti del PD alle prossime amministrative in Calabria con tutto il PD calabrese a pretenderlo a tutti costi. Senza contare, ad esempio, il cambio di direzione sull’acqua pubblica, sostenuta in massa con un referendum pochissimi anni fa e oggi rinnegata in Parlamento dal PD stesso. O i continui tagli al sistema sanitario e alle politiche sociali. Azioni che, dato il sistema elettorale, sono di fatto sostenute dai rappresentanti locali del PD al di là di quanto a parole dicano.
È un limite inaccettabile che insieme alla prospettiva molto realistica di vedere una ricercata strada comune verso le prossime amministrative mi pone nelle condizioni di affermare senza possibilità di appello che per quanto mi riguarda termina qui il sostegno ufficiale ad Impegno e Trasparenza – PD.
Che non significa il non poter pensare ad azioni comuni di contrasto alla scellerata Giunta Calabrese, ma è evidente che non mi è possibile ipotizzare un percorso comune con i complici locresi di chi sta attuando un disegno di ispirazione fascista, piduista e massocriminale in Italia e che, è evidente, è in linea con chi a tutti i livelli sta dando credito ed impunità all’amministrazione del trio Calabrese Sainato e Maio, il cui acronimo, CSM, sembra sbeffeggiare la massima autorità giudiziaria dello Stato, giunta proprio a Locri pochi giorni fa a parlare di legalità e moralità mentre quotidianamente queste vengono impunemente calpestate con sempre maggiore impudenza e gravità.
Piuttosto preferisco pensare ad un percorso nuovo, aperto anche a te e a chi si riconoscerà in esso, in termini di idee, di persone e di azioni per ridare un orizzonte ed una speranza a Locri entrambi rubati nel giro di 8 anni su 10 da chi aveva garantito orizzonti nuovi e si era spacciato per ultima speranza per Locri e per i Locresi.