RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il ruolo chiave degli enti non profit per la promozione della socialità e della coesione sociale è stato al centro di un lungo incontro tenutesi presso la Diocesi di Locri Gerace tra mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri, e il nuovo coordinamento del Forum del Terzo Settore della Locride. Unitamente al portavoce del Forum, Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis, una delegazione del Forum, formata da Giuseppe Belcastro, Filippo Tedesco, Raffaella Rinaldis, Marcello Pisano, Gianfranco Elia, Mimmo Agostini, Pasqualina Caruso, Decio Tortora e Domenico Baldari, ha avuto modo di confrontarsi con il nuovo pastore della chiesa locridea sulla difficile situazione sociale. I rappresentanti del Forum, livello locale del Forum Nazionale del Terzo Settore, riconosciuta parte sociale, hanno messo l’accento sulle principali problematiche legate alla socialità e ai diritti dei cittadini sul territorio, a fronte dei drastici tagli alle politiche sociali.
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Il portavoce della rete associativa nel suo intervento ha messo l’accento sulla necessità di sfatare un falso mito diffuso nel ceto politico locale, è cioè che i problemi del territorio si risolvano solo con più infrastrutture materiali. «Senza un investimento nel capitale sociale e nel rafforzamento delle risorse umane positive che vivono nel circondario- ha aggiunto Mollace-i fondi destinati alle infrastrutture finiscono solo nelle mani delle centrali criminali e affaristiche, perpetuando il circolo vizioso del sottosviluppo».
Sulla stessa scia gli interventi degli altri rappresentanti del coordinamento che hanno evidenziato come spesso vengano sostenute dalle istituzioni locali delle finte associazioni del terzo settore che operano sono con finalità commerciali. Su questi punti Mons. Oliva ha svolto una accurata disanima invitando i rappresentanti delle associazioni presenti a rafforzare le attività di rete e i processi di cooperazione proprio con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di degrado «Insieme-ha dichiarato il vescovo-dobbiamo mettere in risalto il lavoro di chi opera per senso di missione sul territorio nel campo del sociale, facendo rete e contribuendo a dare servizi gratuiti per le fasce deboli della popolazione».
«Anche in altri posti della Calabria- ha aggiunto il presule- si registra una ambivalente presenza di associazioni del terzo settore. Da una parte vi sono organizzazioni serie ed affidabili, motivate da genuino spirito di servizio, dall’altra parte esistono vari enti nati invece con il solo scopo di depredare risorse pubbliche e che spesso rappresentano interessi poco chiari».
«Non dovete però scoraggiarvi-ha ammonito il presule- anzi c’è la necessità di promuovere battaglie coraggiose per valorizzare l’azione positiva svolta sul territorio». Sul punto si è concordato di promuovere nei prossimi mesi un evento pubblico di promozione del lavoro del terzo settore nel vasto circondario locrideo. Inoltre è importante mettere l’accento sul mancato utilizzo a fini sociali dei beni confiscati che sono attualmente non utilizzati dai Comuni. Il vescovo ha suggerito alle organizzazioni di mettere la dovuta attenzione alla comunicazione di quanto fatto giorno per giorno a favore della comunità, e che spesso viene misconosciuto dai tanti. Inoltre ha posto l’accento su una strategia che deve mirare a mettere in movimento situazioni stagnanti sul territorio, a partire dai ritardi nella messa in punto dei piani di zona previsti dalle leggi nazionali e regionali sulle politiche sociali, al rilancio delle fondazioni con personalità giuridica nei vari comuni della Locride, ad un maggior raccordo con la Regione Calabria su un corretto utilizzo dei fondi comunitari destinati alle fasce deboli della popolazione. Al termine dell’incontro, giudicato in maniera molto positiva dai rappresentanti del Forum, il vescovo ha offerto la disponibilità della Diocesi per la realizzazione di incontri tematici propedeutici alla messa in campo della strategia di azione concordata.