di Simona Masciaga
LOCRI – Opera tra il pirandelliano e il plautino, con toni freudiani e psicoanalitici quella messa in scena sabato sera presso il palazzo della cultura di Locri, a cura del Centro Teatrale Meridionale per la Direzione artistica di Domenico Pantano, nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025.
“L’onorevole, il poeta e la signora”, di Aldo De Benedetti per la regia di Francesco Branchetti, pur notevole nell’ interpretazione di un cast di grido, ci è apparsa sottotono. Attualissima nel messaggio, tra politici poco ferrati, sfruttatori e opportunisti, un poeta autistico e una giornalista pronta a cogliere scandali e pecche culturali per fare carriera, l’opera, scritta negli anni ’50 ci è risultata poco piacevole e molle. Sicuramente non discutiamo della performance artistica e tantomeno della capacità traspositiva degli attori: tutt’altro! A loro i complimenti sia per dominanza scenica che interpretazione ma, si discute sull’ opera in sé. Lunga, monotona nei dialoghi, poco comprensibili per alcuni versi e divaganti… certamente è stata una volontà dell’autore ma a noi poco è arrivato!

Sicuramente la figura del poeta, intellettuale con sintomi di autismo, interpretato magistralmente dal Branchetti ha coinvolto il pubblico. Egli è riuscito a trasporre, con estrema facilità interpretativa, una sindrome autistica in tutte le sue sfaccettature: ristrettezza di interessi (scrivo e lo tengo nel cassetto), ripetitività delle parole (82 è importante), mancanza di comunicazione verbale (si faticava nel comprendere le parole, volutamente dall’ autore!), intelligenza e scaltrezza (il suo intervenire in momenti meno opportuni) per finire nella sindrome di Tourette (versi e tic inattesi che modificano la voce e gli atteggiamenti). Vero protagonista e dal pubblico poco recepito è stato Piero magistralmente interpretato ma poco inteso. Ciò dimostra la grandezza dell’ interpretazione e l’ignoranza di coloro che ascoltano! Bravissimi Lorenzo Flaherty e Isabella Giannone nelle loro interpretazioni: il politico di turno senza scuola ne istruzione e la giornalista scaltra che cambia nome una tantum per non avere problemi di denuncia è geniale! Certamente l’opera ha riscosso successo e l’abbiamo trovata attualissima nella morale laddove, sfruttamento, corruzione, ignoranza, ambizione e ben altro imperversa ma…sull’autismo e sfruttamento di tale patologia ne avremmo molto da discutere!
Ringraziamo ovviamente Domenico Pantano, direttore artistico e l’impegno costante per il lavoro che svolge, per portarci ogni volta opere e artisti di qualità con grande abnegazione e soprattutto dedizione al teatro opera di vera vita.
Gli appuntamenti si avvalgono del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri e della Città di Palmi, e sono co-finanziati con Risorse PAC 2014-2020- Az. 6.8.3 – Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.














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