R. & P.
Inizia male il Capodanno per i disabili e gli operatori e medici del Centro di recupero Neurologico di Locri.E’ di stamattina la notizia che l’ASP di Reggio Calabria ha mandatotelegrammi di licenziamento, notificati ieri, a tre OSS in serviziopresso il Centro di Recupero Neurologico di Locri dove vivonoresidenzialmente 16 disabili gravi.Il licenziamento e la contemporanea cessazione dal servizio perscadenza contratto di un altro OSS riduce a quattro unità (tenutoconto che un’altra è in malattia) il personale in servizio.Un problema serissimo che mette in crisi e falcidia l’assistenza dei disabili.Infatti è impossibile che quattro OSS possano lavare, vestire, dar damangiare, curare l’igiene, assisterli al bagno e tutto quanto altro24 su 24 ore.Una situazione del genere identifica una vera e propria interruzionedi servizio pubblico e siccome l’esperienza insegna che quattro annifa i disabili furono lasciati dall’ASP alla loro mercè senza OSS perben quattro mesi in cui i tre titolari vennero integralmente aiutatidal personale volontario dell’UNITALSI Locride, il Gruppo diAssociazioni Pro Disabili Centro di Recupero Neurologico e cioèCommatre, Unitalsi, Adda ed ora anche AUSER ed altre non ci stanno esi sono mossi immediatamente.Pomeriggio sono state tutte convocate alle ore 15,30 presso il CentroNeurologico per denunciare e protestare per questa incredibiledisumana situazione che si sta creando.Ma c’è anche un altro serio motivo che animerà l’azione delleAssociazioni: allo stato attuale il Distretto Sanitario e l’ASP nonhanno garantito il trasporto dei disabili del centro neurologico daLocri a Mammola per partecipare al raduno di tutti i disabili dellaLocride in occasione della Befana Pompieropoli del 6 gennaioorganizzata dall’Unitalsi con la collaborazione del Comune e delleAssociazioni di Mammola.E’ un altro gravissimo atteggiamento che non trova fondamento.E’ innegabile che garantire le uscite esterne di questi ragazzi chenon godono di famigliari è un loro sacrosanto diritto, tenerli chiusidentro quando vi sono eventi socializzanti ed integranti, di vitavissuta, come quello del 6 gennaio è un atto contrario a tutte leleggi di vita e di umanità.Bisogna sapere che questi disabili, che vivono insieme da quarantaanni, oggi sono alloggiati in una struttura bella e nuova ma vitainterna, esterna o contatti con altri esseri umani, oltre agliaddetti, non ne hanno. Provvedono le Associazioni con incontri,spettacolini, pranzi con cucina casareccia, giochi e quant’altro, ed afarlo in modo costante sono i volontari dell’Unitalsi e da tempo anchedall’AUSER di Bovalino.Fino a tutto aprile di quest’anno, per nove mesi l’ASP e il Distrettoovviamente, li ha privati per ben nove mesi del fisioterapista. Capitecosa significa ? Si è provveduto solo dopo che abbiamo fatto unaparticolareggiata segnalazione di interruzione di servizio pubblicoalla Procura della repubblica. E dal mese di maggio i fisioterapistidel Reparto Ospedaliero guidato dal Dott. Raffaele Argirò si prendonoquotidianamente cura dei disabili.E quindi le Associazioni protesteranno anche per questo. E se l’ASP eil Distretto non provvederanno, è pronta una pubblica sottoscrizione.Una umiliazione per l’istituzione pubblica, ma un passo necessario perdare libertà e vita a questi disabili. Non garantire la mobilità aqueste persone, esseri umani come tutti noi “normali” è un atto dicrudeltà e inciviltà, non solo,questi ragazzi sono stati letteralmentedepredati del pulmino che hanno sempre avuto per la loro mobilità.Infatti, da quattro anni è stato messo in disuso. Le Associazionihanno protestato, la triade commissariale, dopo le denunce fatte allaProcura delle Repubblica, il 3 maggio di quest’anno con una PECavevano assicurato che avrebbero provveduto all’acquisto. Non lo hafatto, i disabili, ma chi sono ! Le Associazioni non pretendono che inun momento gestionale difficile e complicato l’ASP si impegni asostenere somme considerevoli (spese del pulmino nuovo, assicurazione,carburante, autista ecc.) ma che almeno garantisca il trasporto deiragazzi nelle cinque-sei uscite che fanno durante l’anno su territoriograzie all’Unitalsi che si mette a totale disposizione con i suoigenerosi volontari.A fronte di un risparmio di quasi 30 mila euro cosa fa l’ASP e ilDistretto ? Ringrazia la generosità e la preziosa umana azionedell’Unitalsi ponendo difficoltà nell’accettare e garantire ilservizio.Non vi narriamo l’ultimo episodio del viaggio a Riace, cose incredibili.A fronte di questo risparmio di 30 mila euro, Distretto ed ASP finora,con due soli giorni lavorativi davanti, non hanno dato risposta allarichiesta formale dell’Unitalsi e delle Associazioni. Si tratta perogni viaggio in cui vengono utilizzati due pulmini attrezzati e conrelativo personale di spendere complessivamente 400 euro, misera sommase si rapporta al risparmio dei 30 mila euro l’anno. Siccome leuscite sono cinque/sei durante l’anno, la spesa complessiva sarebbe diduemila/tremila euro l’anno. Negare il trasporto è come toglierecompletamente il pane e parte di vita a questi ragazzi. Questa è latraduzione.Aggiungeremo anche la protesta verso il Comune di Locri che malgradotantissime sollecitazioni e assicurazioni ricevute mantiene lastradella che dalla SP1 porta al Centro in condizioni incivili eindecenti.Ed è per questo che nel pomeriggio le Associazioni inizieranno unanuova lotta per vedere rispettati i diritti del disabili del CentroNeurologico di Locri.Il Referente del Gruppo Associazioni Pro Disabili Centro RecuperoNeurologico LocriCommatre, Unitalsi, Adda, Auser ed altreVincenzo Logozzo