di Adelina B. Scorda
BOVALINO – In un’intervista rivolta a Filippo Musitano, componente del Movimento Agave, verranno argomentate le ragioni che animano militanti e simpatizzanti. Con uno sguardo alle future amministrative e un altro ben fisso sull’oggi, ecco i progetti e le idee che Agave porta a avanti per il proprio territorio, convinto che Bovalino abbia prima di tutto la necessità di riappropriarsi delle proprie origini e delle sue innate vocazioni.
L’INTERVISTA a FILIPPO MUSITANO
Filippo, Agave è un Movimento politico-culturale fortemente radicato sul territorio, dalla sua fondazione ha realizzato numerose attività, in particolare sociali, sul territorio comunale. In un momento in cui Bovalino si trova amministrata da una Triade commissariale e in cui si attende quasi con impazienza il ritorno alle urne Agave ha iniziato una capillare campagna elettorale. Quali sono i progetti sociali e politici del Movimento.
Prima di rispondere voglio fare una premessa. Un amministratore deve stare attento prima di tutto a tre cose: primo alla penna, perché le informative antimafia sono diventate ad applicazione geografica e nel nostro territorio ancora di più per le oggettive difficoltà che riscontriamo, ma è anche vero che bisogna andare incontro a quegli amministratori che intendono cambiare le cose. Bisognerebbe ad esempio alzare la soglia di sospetto, io sarei favorevole ad uno scioglimento che avrebbe come conseguenza un certo di grado di punizione, con almeno con un capo di imputazione provvisorio, stando così le cose siamo tutti sospettati.
Il secondo pericolo è l’oggetto pistola, non dimentichiamoci dove siamo, e non mi riferisco semplicemente alla criminalità organizzata, parlo della criminalità “spicciola”, fatta da chi vede l’amministratore come un nemico solo perché non soddisfa richieste privatistiche.
Il terzo oggetto è il timbro e rappresenta la burocrazia, il più grosso limite che oggi incontra un amministratore comunale che quotidianamente si scontra con le lungaggini degli uffici e le necessità del proprio territorio.
Detto questo, pensare adesso a quello che il Movimento Agave potrà fare, qualora dovesse vincere le elezione, è difficile, lo possiamo immaginare e di progetti ne abbiamo moltissimi per rimettere in moto nono solo l’economia del nostro comune ma per fargli riacquistare quel grado di importanza che Bovalino agli occhi della politica ad oggi ha perso. La parola d’ordine deve essere però progettualità, bisogna saper progettare.
Sul tema della progettualità quale potrebbe essere la ricetta di Agave
Tra i nostri progetti c’è la volontà di dotarci di due strutture interne che ricoprano un ruolo anche consultivo. Una dedicata alla progettazione, che possa quindi coadiuvare anche l’ufficio tecnico, evidentemente carente di personale e non ampliabile, a causa dell’ingessatura cui è costretto il comune avendo aderito al famoso decreto salva sindaci.
La seconda struttura consiste un team di persone preposta al monitoraggio dei fondi Europei, persone competenti che sappiano progettare in modo da poter sfruttare una delle principali fonti di finanziamento per i comuni. La nostra attenzione sarà dedicata anche al campo dell’integrazione che vogliamo avvenga attraverso una risocializzazione del nostro paese che ad oggi è veramente sfiduciato.
Progettazione, socialità e integrazione sono tra i principali obiettivi del Movimento Agave. Ma come intendete muovervi su un altro tema fondamentale per il nostro territorio, quello appunto dell’Ambiente e in particolare nel campo della depurazione?
Partendo dal tema depurazione, credo che ci debba essere, innanzitutto, una presa di coscienza da parte degli organi sovra comunali, Città Metropolitana o Regione, attraverso un intervento politico che serva a salvaguardare il nostro mare.
L’inidoneità del depuratore di Bianco per Bovalino è acclarata, è impensabile che i reflui di Bovalino debbano attraversare ben dodici chilometri di strada e curve, parliamo poi di un sistema, a quanto pare sottodimensionato, privo tra l’altro di qualunque collaudo tecnico. Non siamo tecnici ma, il nostro pensiero si basa sulla necessità di garantire un servizio ai cittadini e di proteggere il nostro mare.
Non ci vogliono grandi discussioni o tavoli tecnici, è la logica che impone alla Vallata del Bonamico di dotarsi di un depuratore che accolga a cascata i liquami dei paesi dell’entroterra, stessa cosa varrebbe, a nostro avviso, per Bianco che avrebbe dovuto collegarsi con la Vallata La Verde. Non dovremmo neppure stare qui a discuterne, questo tipo di suddivisone è di una logica disarmante.
Voglio sottolineare una cosa: il danno che la mancata depurazione sta causando è il “frutto dei politici dell’esperienza”, quel gioco messo in atto dalla politica passata, di quel modo di fare che ad ogni tornata elettorale cerca di riproporsi non producendo, nella maggior parte dei casi, nessun cambiamento positivo per Bovalino.
Se questo è il frutto dell’esperienza, allora ne facciamo a meno.
Ritornando al tema della depurazione, ci rendiamo conto che il problema bisogna risolverlo adesso. Noi non abbiamo soluzioni in tasca ma mi auguro che si possa trovare una via anche provvisoria per salvare almeno la stagione estiva.
Il secondo punto dal quale non possiamo più prescindere è la necessità di avviare la raccolta differenziata. un progetto che non imponga necessariamente un sistema di raccolta porta a porta, sicuramente oneroso, per le casse comunali. Su questa alternativa stiamo studiando delle soluzioni che possano essere non solo valide, ma economicamente vantaggiose per superare una volta per tutte questo continuo stato emergenziale.
Parlando di gestione e di amministrazione della cosa pubblica qual è l’idea di Agave sulla proposta avanzata dal sindaco di Benestare Rosario Rocca, sulla necessità di procedere prima verso l’unione dei servizi per poi realizzare una vera e propria fusione dei comuni?
Innanzitutto voglio sottolineare che noi vogliamo scardinare la logica politica del campanilismo da giardino. Il nostro movimento è molto vicino al sindaco Rocca per le idee che lui stesso sta veicolando, idee che sanno guardare oltre le spicciole logiche territoriali che appartengono al passato. Noi appoggiamo in pieno questa proposta soprattutto in considerazione di quella che è, e sarà, la Città Metropolitana.
I nostri comuni devo poter acquisire un peso specifico diverso e rimanendo divisi non raggiungeremo mai nulla. L’unione a cui guardiamo non deve però avere solo uno scopo elettorale ma deve puntare anche ad una comunione culturale, che mantenga ovviamente le specificità e le vocazioni di ogni territorio. Dobbiamo unire le forze, non solo per strappare di più ai tavoli politici o per ottimizzare i servizi ma per completare quella unione sociale che è già implicita e che viviamo ogni giorno.
Queste idee affinché possano essere realizzate necessitano però della collaborazione della cittadinanza che non può più consentirsi di demandare agli amministratori ciò che è compito e responsabilità di tutti. Quello che serve è collaborazione altrimenti non andremo mai da nessuna parte.
Quali sono i progetti di Agave per Bovalino Superiore il piccolo borgo che è stato completamente abbandonato?
A questo punto voglio sottolineare come, almeno secondo la mia idea, chiunque voglia veramente impegnarsi per il proprio territorio non possa prescindere dall’esempio di Mimmo Lugano. Da qui la possibilità attraverso i fondi Sprar di riqualificare tutte le case disabitate di Bovalino Superiore. Questo è uno dei progetti che abbiamo per Bovalino Superiore, un borgo meraviglioso che vive ad oggi solo grazie all’opera dell’Arciconfraternita e della sua comunità. Un luogo ricco di storia e di ricchezze ancora oggi abbandonate