Il rapporto Italia 2013 dell’Eurispes non fa che confermare i risultati attesi: il nostro Paese è fortemente contrario alla vivisezione. La percentuale degli italiani contrari era già altissima l’anno precedente (l’86,3%), ma il caso Green Hill e l’informazione diffusa dai media, che finalmente iniziano a trattare un tema fondamentale come quello della sperimentazione animale, hanno fatto salire la percentuale all’87,3%.
A sostenere questo risultato schiacciante sono le motivazioni etiche basate sul rispetto e l’affetto per gli animali: argomentazioni che rispecchiano il cambiamento culturale che stiamo vivendo e la presa di coscienza degli orrori celati nei laboratori di sperimentazione. I dati Eurispes allargano inoltre l’analisi ad altri campi connessi con la tutela degli animali come le scelte vegetariane e vegane e la caccia. In particolare quest’ultima considerata in maniera negativa nell’80,1% dei casi.
MICHELA KUAN, RESPONSABILE LAV SETTORE VIVISEZIONE