di Vincenzo Fiato*
Nel centrodestra, che probabilmente vincerà e prossime elezioni politiche, Forza Italia, con il 7-8 %, sarà decisiva. Il Partito Democratico, realizzasse anche il massimo previsto dai sondaggi, il 22%, per governare avrebbe bisogno dei 5Stelle, altrettanto “alti” con i voti. Non si comprende quanto valgano le altre formazioni. Se il governo attuale vorrà riproporsi, lavorerà ad una legge elettorale che lo consenta : il proporzionale. Niente da dire a chi è stato sempre proporzionalista (noi socialisti, ad esempio). Quelli che lo fanno adesso sono per l’appunto le ex tribù del maggioritario ( Veltroni ne tratteggiò l’autosufficienza per la sua). Non si saprà prima chi governerà, continueranno i “rimescolamenti” e i giochini nelle aule, come in questa fase? . Respingere l’attuale opposizione, questo l’imperativo. Sappiamo bene che su Europa, Mes, Giustizia e tanto altro, Partito Democratico e 5 Stelle sono distanti, ma restano ugualmente seduti allo stesso tavolo. Per mettere veti a vicenda e non per governare in maniera soddisfacente la nazione. Ci fossero veramente le condizioni per mettere insieme i socialisti – come Franco Crinò ci sollecita – si deve trovare il collante nei temi, non nei problemi che ti procurano la ricerca dei “posti a tavola”, lo sappiamo bene. Sovranisti in Europa? No. La rinuncia a strumenti finanziari utili in questa emergenza che viviamo? Perchè mai? Permettere al Potere Giudiziario di sconfinare sistematicamente? Sbagliato. Le politiche meridionalistiche sono quelle che bastererebbero da sé, ahimè, per scuotere un sistema nel quale i due diversi governi di questa legislatura le disconoscono, al di là di “pezzi” di assistenzialismo che non cambiano lo stato delle cose. Ma si tratterebbe proprio di scriverle queste idee che coinvolgono i socialisti in un progetto nuovo. Nel nostro ambito, hanno fatto una bella analisi amici abbastanza giovani (Amato, Jirilli, Pisano, altri) ed altri ancora con esperienze pregresse nei socialisti. A livello nazionale, Calenda dice che va da solo, confortato dai sondaggi, Renzi è possibile che recuperi (a meno che non sia vera la notizia di Bonaccini segretario che lo riporta nel PD), Forza Italia avrà un dopo diverso, la Bonino, in una lunga intervista al Corriere, è tornata a ricordarci dei diritti civili “che sono diritti sociali”, non siano cioè solo appannaggio dei ricchi (loro potevano rivolgersi alla Sacra Rota prima del Divorzio), e del caso Tortora (di questi giorni il caso clamoroso dell’avvocato Carlo Romeo, mandato in carcere a Torino da un anno e mezzo da un pentito che alla prima udienza non ne ha confermato il riconoscimento). Siccome abbiamo premesso che le alleanze si fanno sulle politiche, speriamo di non correre il rischio di essere accusati di provincialismo, politicismo, velleitarismo. Dimostrando che i socialisti non sono così usurati se stanno ricominciando a farsi sentire, se non disegnano “linee fantasiose” e non pensano proprio di trovare un porto… che non esiste, se dimostrano che riescono a rianimare una politica arida di oggi. La politica non si rinnova “seminando” ragionamenti che non siano sostenuti da sforzi organizzativi. Ma prima bisogna averceli, questi ragionamenti. Nascano dal contatto con la gente, dal rispetto dei diritti. Franco Crinò ci ha ricordato che un terzo e più dei primi cittadini della Locride hanno “la scuola dei socialisti”, la fiducia costante delle comunità. Qui, insomma, non si parte da poco!
*: avvocato