di Mario Murdolo
Dopo l’incomprensibile indifferenza e disinteresse da parte della Regione Calabria e dell’ASP di Reggio Calabria riguardo ad una nostra segnalazione di parecchi mesi fa sulla grave e intollerabile situazione della sanità nei paesi della Vallata dello Stilaro, siamo nuovamente qui a parlarne, dopo un post di Carlo Marrapodi di Pazzano, il quale la notte scorsa richiamato dalle grida di aiuto di una sua vicina di casa, si è adoperato tempestivamente a chiamare la guardia medica, unico presidio sanitario nei tre paesi della Vallata dello Stilaro, Bivongi, Pazzano e Stilo, penalizzati anche dal fatto che i più vicini ospedali di Locri e Soverato sono lontanissimi. Visto che nessuno rispondeva al telefono il soccorritore si è recato di corsa all’ambulatorio e con grande scoramento, sgomento e nello stesso rabbia e disperazione la guardia medica non c’era.
A questo grande disagio che si ripete molto spesso si aggiungono le tante carenze, precarietà e disservizi che provocano preoccupazioni, pericoli e molte volte ad eventi irreparabili. Non è da sottovalutare il problema dei medici di base. La loro presenza nei nostri ambulatori è di pochi giorni la settimana e per poche ore con sanitari quasi sempre fuorisede. A Bivongi esisteva un funzionale e comodo poliambulatorio con le specialistiche più importanti ed essenziali ed ora grazie ad una politica miope, scellerata e di depauperamento dei paesi delle zone interne e montane sta per chiudere i battenti. L’importante servizio di soccorso con ambulanza è altanelante e sempre in forse. Non ne parliamo poi se malauguratamente si ha bisogno di visite specialistiche o ricoveri in ospedale. Le lungaggini e le liste di attesa ci costringono o a intraprendere i cosiddetti viaggi della fortuna verso ospedali fuori regione o passare per la trafila degli studi privati per ottenere una corsia favorevole. Tutto ciò in uno Stato ed in una Regione in cui il diritto alla salute è sacrosanto sancito dalla costituzione italiana.
Dopo questa ulteriore segnalazione, crediamo sia opportuno che i cittadini si adoperino a creare un comitato che chieda un incontro urgente al Presidente Occhiuto per informarlo e sensibilizzarlo sulla precarietà e disagio della sanità nella Vallata.