di Redazione
CROTONE – Si temono oltre 100 morti.
Questo è il bilancio aggiornato, dopo il naufragio avvenuto questa mattina al largo di Crotone, in località Steccato di Cutro.
Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180, per altri almeno 250, i migranti provenienti da Iran, Iraq, Pakistan e Afghanistan che, si trovavano su un barcone proveniente dalla Turchia, spezzato in due dalle onde, a causa del mare molto mosso.
Secondo quanto si è appreso, l’imbarcazione è stata individuata per la prima volta nella serata di ieri da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi.
Scattata tempestivamente la segnalazione ai soccorritori, sono usciti in mare una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza.
Le condizioni proibitive del mare non hanno però consentito di raggiungere il barcone e i due mezzi, sono stati costretti a rientrare per non mettere a repentaglio la sicurezza degli equipaggi.
Al momento sono state recuperati circa 60 cadaveri mentre 80 sono le persone tratte in salvo.
Tra le vittime, ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno.
I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia.
Nel naufragio, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età.
Le operazioni di ricerca proseguono, mentre sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Crotone su una persona sospettata di essere uno degli scafisti dell’imbarcazione naufragata.