di Gianluca Albanese
SIDERNO – I toni sono trionfalistici, sia perché, una volta messa in pratica sarà una vera e propria rivoluzione frutto di battaglie ventennali e sia perché la notizia giunge pochi giorni dopo la sentenza del Tar di Reggio Calabria che ha annullato il provvedimento regionale teso all’ampliamento e al “revamping” dell’impianto TMB di San Leo.
Con una nota diffusa agli organi di stampa, il comitato “Siderno ha già dato” ha annunciato che con “la deliberazione n. 10 del 5 dicembre 2022 del Commissario Straordinario dell’autorità Rifiuti e Risorse Idriche (ARRI) della Calabria, ing. Bruno Gualtieri”, quest’ultimo “conferma quanto lo stesso aveva promesso all’assemblea del 13 giugno al Comune di Siderno”, ovvero che dal 2025 non sarà più trattata nell’impianto di Siderno la frazione organica dei rifiuti, quella che, per intenderci, ha spesso originato quegli insopportabili miasmi che tanti disagi hanno creato ai cittadini della zona sud della città e anche nella vicina Locri.
Il comitato presieduto da Anna Romeo ha aggiunto che “aspettiamo che la Città Metropolitana si determini sulla base di questa delibera” ricordando che “Siderno tratterà l’organico della Locride e dell’area Grecanica fino al 2024”.
Dunque, nel ribadire la massima disponibilità a confrontarsi con tutti gli enti per trovare soluzioni che non impattino sul territorio e lo sviluppo economico e mettano a rischio la salute dei cittadini, i membri del comitato pongono l’accento sulla “battaglia sulle scelte regionali, esplicata anche in sede giurisdizionale (giudizi TAR)” che, a loro dire, “ha dimostrato che era stato previsto un sovradimensionamento degli impianti, non utile né necessario, sia a causa della diminuzione della popolazione, sia per l’aumento della raccolta differenziata.
Se ne è preso atto e – proseguono – diciamo anche noi che occorre fare scelte oculate, basate sui rifiuti, non sugli interessi di progettisti e imprenditori della monnezza. In questi anni siamo stati accusati di non essere realisti, di essere populisti, si lo siamo, se questo significa difendere la salute dei cittadini, in particolare quella dei residenti nella zona degli impianti”.
Fin qui “Siderno ha già dato” che vede in quanto accaduto negli ultimissimi giorni una vera e propria tabula rasa nella politica di gestione dei rifiuti a Siderno.
Tra i più felici anche il consigliere de “La nostra missione” Antonio Cosimo Pio Trimboli che ha scritto che aggiunge ulteriori dettagli sulla questione.
“Il Commissario Gualtieri ed il Consigliere Regionale Giacomo Crinò – ha esordito – avevano assicurato un cambio di paradigma rispetto al passato, valutando le reali necessità impiantistiche in base alla quantità di rifiuti prodotti che negli anni ha assunto un trend decrescente e assicurando l’assunzione di determinazioni meno impattanti e più idonee a contribuire alla risoluzione dei problemi causati ai Sidernesi. È importante rammentare – ha proseguito – come l’assetto impiantistico del Piano del 2016 prevedeva la trasformazione degli impianti TMB esistenti, tra cui quello di Siderno, in piattaforme di trattamento/recupero/valorizzazione delle RD e dei RU indifferenziati denominate ecodistretti ma, poiché, come affermato durante il sopracitato incontro, si evidenzia un trend di riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani dall’anno 2014 di rilevazione ufficiale del Piano del 2016 sino all’anno 2020, ultimo anno di rilevazione disponibile, si può facilmente constatare da tale delibera che quanto è stato promesso ai cittadini ha trovato un concreto riscontro, infatti con tale documento si esclude dal TMB di San Leo l’impianto dei trattamento della FORSU(umido) e viene ridotta la piattaforma per il trattamento di quella parte dei rifiuti che non trova collocazione nelle diverse frazioni raccolte separatamente, il Rifiuto Urbano Residuo (RUR), che passa da una capacità di trattamento di 30.000 tonnellate annue a 20.000”.
“Ora finalmente si ha l’ufficialità del ridimensionamento dell’impianto con l’eliminazione del digestore aerobico che – ha concluso – era causa di insopportabili miasmi”.