Si accendono i riflettori su questa vera e propria piaga sociale anche nel comprensorio della Locride, laddove determinate espressioni di famiglia unita resistono così come certi tabù che vogliono le donne “intoccabili”, che verranno sviscerate sabato prossimo, 11 gennaio, nell’aula consiliare del Comune di Stilo, a partire dalle ore 16.30.
di Antonio Baldari
“Come può nascere un desiderio così malsano verso una propria creatura?”. È questo l’interrogativo impresso a pagina 37 del secondo romanzo di Claudio Stillitano avente a titolo “Lontano dal cielo”; una domanda chiara ed al contempo pesante che lo scrittore, giornalista, autore teatrale e studioso di Stilo pone in relazione alla storia di una “ragazza madre”, che è una storia vera, come purtroppo tante, nel mondo di oggi, se ne ascoltano e/o se ne leggono grazie ai vari mezzi di informazione ed in virtù di una denuncia aperta e sempre più presente nelle storie quotidiane, ancorché la vergogna di finire in copertina la faccia ancora da padrone.
Ad ogni buon conto con Stillitano si accendono i riflettori su questa vera e propria piaga sociale anche nel comprensorio della Locride, laddove determinate espressioni di famiglia unita resistono così come certi tabù che vogliono le donne “intoccabili”, che verranno ampiamente sviscerate sabato prossimo, 11 gennaio, nell’aula consiliare del Comune di Stilo, a partire dalle ore 16.30, alla presenza del sindaco, Giorgio Antonio Tropeano; della docente e criminologa Maria Antonietta De Francesco; del giornalista e scrittore Giorgio Metastasio; del giornalista Francesco Sorgiovanni, nelle vesti di moderatore, e infine dell’autore Claudio Stillitano.
Volendo sottolineare in special modo quanto e come le generazioni di oggi siano realmente cambiate, la Società calabrese stessa non è immune da cambiamenti sociali più o meno vistosi ed è bene concentrare la propria attenzione su situazioni che, fino a qualche decennio fa, risultavano essere lontane anni luce dal modo di pensare e, conseguentemente, di agire anche a queste latitudini, con uomini sempre più dominanti nel contesto familiare anche e soprattutto perché le donne rivendicano limpidamente il proprio ruolo nel mondo del lavoro; nel tempo libero; nella famiglia stessa e, per esteso, nella Società.
La storia vera, lo si ribadisce, che viene raccontata dallo studioso di Tommaso Campanella, ha quale protagonista Emma, che vive la propria età da poco più che maggiorenne a Roma e, dunque, nella complessa e caotica metropoli capitale d’Italia, che potrebbe essere una ragazza tra le tantissime di oggi, molto comune, nel fior fiore dei suoi anni, rigogliosa nelle sue forme e nei suoi lineamenti che attraggono particolarmente Luigi, il suo ragazzo ma, al contempo il di lei papà, Andrea, la cui attenzione è del tutto fuori luogo stante la sua morbosità eccessiva sin da quando sua figlia era una ragazzina.
Morbosità che poi deborda nel suo essere malato al punto da costruirci pure una sorta di bunker al cui interno segregare Emma costringendola alle forme di violenza e sofferenza psicofisica tra le più indicibili e nello stato di impotenza più assoluto della madre, Stefania, che non ha la forza di capire, se non quando ormai è troppo tardi, ed in special modo di denunciare alle Forze dell’Ordine l’essere immondo quanto innaturale del marito nel momento in cui si aprono per lei le porte della rinascita.
Il resto di “Lontano dal cielo”, di Claudio Stillitano, lo lasciamo all’approfondita lettura dei lettori, presentandone tutti i crismi dell’ottimo testo romanzato e dal fluente nonché gradevole scorrere delle sue pagine ed essendo ancora una volta attento alle tematiche sociali odierne, facendo riferimento all’esordio registrato grazie ad “Eva”, legato alla scottante realtà dell’anoressia; un risvolto nuovo per un artista culturalmente poliedrico qual è Stillitano, grazie al cui contributo si intensificano nuovi orizzonti socio-pedagogici tutti da vivere e da studiare, mettendo al centro il mondo della Scuola in particolare, anche nella Locride, Calabria.
![](https://www.lentelocale.it/home/wp-content/uploads/2025/01/1000218287-768x1024.jpg)