di Gianluca Albanese
SIDERNO – Nelle scorse stagioni estive ha ospitato spettacoli teatrali, manifestazioni ricreative e concerti. Memorabile quello di Mario Venuti alla fine degli anni 2000. Col passare del tempo, l’anfiteatro di Siderno Superiore sembra aver perso la sua centralità, pur essendo ubicato nel cuore del centro storico, e appare ormai quasi ridotto a un parcheggio. È per questo che l’amministrazione comunale intende sfruttare l’opportunità rappresentata dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per riqualificarlo, ampliarlo e destinarlo alla sua funzione principe: luogo di eventi culturali, con particolare riferimento alle rappresentazioni teatrali.
La scheda rilevazione interventi parla chiaro. Si punta all’ampliamento verso valle dello slargo mediante un riempimento di terra nello spazio attiguo. Una vera e propria dilatazione spaziale che consentirebbe di esaltare le stradine strette e tutto l’abitato intorno. Ampliando il terrazzo belvedere verso il mare, dunque, si ricaverebbe uno spazio per collocare le attrezzature, i vani pubblici di servizio alla scena e perfino lo svolgimento di manifestazioni autonome rispetto a quelle principali. Il tutto, ovviamente, col contributo e la partecipazione attiva di tutte le associazioni presenti nel borgo definite “tassello essenziale per lo sviluppo culturale e sociale del paese ed elemento fondamentale per rendere maggiormente competitiva l’offerta turistica complessiva della città di Siderno”.
L’intervento permetterebbe pure di realizzare un nuovo argine di sostegno e di riqualificare il prospetto sulla valle, riducendo l’impatto visivo di quello che attualmente viene reputato “un brutale muro di sostegno in cemento armato non rifinito”, accentuando uno degli aspetti apparentemente secondari ma ugualmente importanti dello slargo, ovvero porre un preciso limite all’insediamento urbano.
Per il riempimento della parte nuova (espansione verso valle dell’anfiteatro) si pensa alla posa in opera di una pavimentazione in lastre di pietra di Canolo e caditoie lineari in ghisa per la raccolta delle acque. Si prevede anche la realizzazione di una terza aiuola e di una fontana. Si prevede inoltre la pavimentazione della gradinata di via Pace, attualmente non rifinita, con pietra granitica dello Stilaro tagliata a spacco, per uniformare questo tratto di strada con le parti che già presentano questo tipo di rifinitura.
Non manca un riferimento all’idea di gestione dell’anfiteatro, se il progetto dovesse andare in porto. Il modello indicato prevede una programmazione continua e costante da realizzare sia in proprio dal concessionario che in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio. L’affidamento al concessionario potrà essere assegnato con manifestazione d’interesse ad associazioni culturali senza scopo di lucro per una stagione alla volta, al fine di consentire una valutazione puntuale della esperienza gestionale. “La gestione- chiarisce la scheda – riguarderà sia l’organizzazione delle attività culturali che la conservazione manutentiva della struttura, comprese la cura generale e la pulizia e le attività a supporto degli spettacoli e di quelle di promozione e marketing”.
Il costo complessivo dell’opera è di un milione e quattrocentomila euro.