di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Una situazione ambientale non buona, l’intenzione di arrivare ad una soluzione senza creare allarmismi, ma soprattutto la consapevolezza che la comunità sidernese non si sia resa fino in fondo conto di ciò che sta accadendo. Questo quanto emerso dall’incontro che l’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita ed il Comitato a Difesa della Salute dei Cittadini hanno organizzato, con i cittadini, l’amministrazione e la stampa per rendere pubblici i risultati delle analisi effettuate nella zona di Pantanizzi, pontile e pozzo Sant’Anna.
Arturo Rocca, presidente dell’Osservatorio e Francesco Martino, del Comitato a Difesa della Salute dei Cittadini hanno esposto ai presenti i risultati dei prelievi di acqua potabile fatti, prima di tutto, nella cucina dove vengono preparati i pasti per la mensa. Analisi risultate negative. Altre analisi sono state effettuate al pozzo di Sant’Anna perché in determinati momenti eroga l’acqua a una parte della popolazione comunale. Le analisi in questo caso sono risultate non conformi per il valore relativo al ferro, presente nell’acqua tre volte di più rispetto alla media.
È stato ricordato cosa ha portato alla mobilitazione, partendo dalle analisi effettuate da Sika in data 29 novembre 2016 in sette piezometri posizionati intorno alla fabbrica, produttrice di polimeri acrilici per cemento e calcestruzzi, fino alle ultime su mitili e cozze, certo non confortanti.
Il 30 gennaio 2017 Arpacal per verificare i precedenti dati allarmanti, rilevati da Sika, «ha ripetuto i campionamenti dei piezometri, aggiungendo un pozzo della Calcementi Jonici, che ha lo stesso piazzale della Sika, alla quale affitta gli spazi. In data 13 febbraio sono stati prelevati da dodici pozzi privati, indicati dal Comune, ubicati intorno a tutta l’area industriale di Siderno, appunto zona Pantanizzi, che comprendevano sia l’area dell’azienda Sika, sia del Laboratorio ex-BP, inattivo da molti anni, abbandonato e a rischio di inquinamento pericoloso per tutto il paese. Nei primi giorni di marzo il Comitato a Difesa della salute dei Cittadini Sidernesi e l’Osservatorio Ambientale “Diritto per la Vita” hanno esteso l’indagine in altri pozzi privati della zona e nel pozzo di Sant’Anna che fornisce l’acqua a una parte della popolazione».
È stato anche evidenziato il ruolo e il lavoro dell’Arpacal, che sta indagando ulteriormente sull’area interessata, aggiungendo che: «noi non vogliamo sostituirci a nessuno, l’unica cosa su cui possiamo puntare è l’immediatezza nello svolgere le analisi fatte e pagate da noi». E al Comune è stato chiesto un controllo costante della zona e la mappatura completa di tutte le attività sul territorio comunale.
Dalle ultimi analisi è emerso che gli iniziali parametri, risultati troppo alti, si sono abbassati. «Se ci fosse stato qualcosa atterrato il trend sarebbe stato costante, cosa che invece non si sta verificando. Questo ci fa molto riflettere e come – ha continuato Rocca – se si fosse interrotto il flusso iniziale. Vogliamo essere sicuri e individuare un pozzo sentinella e fare analisi ogni due mesi per capire come procede». Rocca ha anche sottolineato come, con il referente dell’Arpacal, la dottoressa Cardile si sia concordato di preparare un piano di tutte le criticità presenti sul territorio comunale.
«Ho la sensazione che molti impianti di depurazione non funzionano come dovrebbero. Ho anche la sensazione – ha affermato il sindaco Pietro Fuda – che a breve i controlli saranno più stringenti. Quando ci moviamo dobbiamo avere documenti istituzionali e per non svilire il discorso, vi dico solo che la questione è già arrivata al governatore e al ministero. Per bonificare tutta la zona interessata dall’ex-BP il problema è finanziario».
«Come cittadino di Siderno – ha affermato Silvio Frascà di Siderno Libera – sono disorientato. Su questa questione dell’ ex-Bp non ci troviamo. Tutta la comunità di Siderno deve unirsi per organizzare forme di protesta democratica, per mettersi di fronte al proprio interlocutore ed esigere tutela e salute pubblica. È la Regione Calabria che deve tirarci fuori da questo guaio. I sidernesi devono chiedere al sindaco che si faccia portatore di questa esigenza».