di Gianluca Albanese
SIDERNO – Approfondire la questione ucraina e confrontarsi su un tema di stringente attualità. È quanto ha organizzato sabato pomeriggio il circolo del Partito Democratico di Siderno, dando vita a un webinar coordinato dalla segretaria Giusy Massara, che ha visto il coinvolgimento di personalità dei vertici cittadini, metropolitani e regionali del partito, con l’intervento della vice presidente del parlamento europeo Pina Picerno.
L’incontro virtuale giunge a poche ore dal confronto televisivo in Francia tra la leader del Fronte Nazionale transalpino Marie Le Pen e il segretario nazionale del Pd Enrico Letta, considerato come un faccia a faccia tra sovranisti ed europeisti, con Letta che ha riscosso consensi unanimi dalla base democrat.
Lo ha detto nel suo intervento la sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni, che ha auspicato, tra l’altro una corretta ed efficace applicazione delle sanzioni contro la Russia di Putin, ma anche il dirigente Sebi Romeo, che ha esordito parlando delle iniziative solidali messe in moto dal Pd e poi ha ricordato come negli anni precedenti Putin riscuotesse grande seguito nel mondo sovranista e anche in Italia. Romeo si è altresì chiesto che fine abbia fatto l’Onu “la cui presenza – ha detto – appare impalpabile, tanto che non è più quel punto di riferimento mondiale che è sempre stata”. E se il segretario regionale del Pd Nicola Irto ha detto che bisogna andare verso la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa con un coordinamento militare e logistico “perché – ha detto Irto – è finita l’era dei sovranisti”. Dopo l’intervento del segretario provinciale Antonio Morabito, il docente universitario della “Mediterranea” Domenico Marino ha compiuto un interessante excursus storico di quello che ha definito “Il progetto della Russia di Putin di ridisegnare i propri confini sulla traccia di quelli che appartenevano all’Unione Sovietica, iniziato nel 2000 con l’annessione della Cecenia. Tutti quelli che negli ultimi anni hanno visto Putin come un punto di riferimento internazionale, e in particolare l’allora governo ‘giallo-verde’ italiano il cui vice ministro dell’Interno Manlio Di Stefano spese parole di elogio per il leader russo, dovrebbero riflettere non poco. Ora – ha concluso Marino – credo che per evitare ogni tipo di destabilizzazione dell’Occidente (Italia compresa) sia più urgente bloccare le fake news prodotte in Russia e veicolate con falsi profili social che fare una nuova legge elettorale”.
La parlamentare Picerno ha parlato di “punto di non ritorno nei rapporti internazionali e di attacco alle democrazie liberali che – ha spiegato – non parte da oggi ma è stato preceduto da movimenti militari quasi silenti e da intimidazioni alla libera stampa, delle quali è stato vittima anche il direttore di Repubblica Molinari. Vogliono destabilizzare l’ordine politico dell’Unione Europea, come dimostrano l’esplosione di un deposito di munizioni in Cechia e il tentato golpe in Montenegro”.
Picerno si è detta colpita dall’incontro col leader ucraino Zelensky e convinta che “l’Ue saprà dare prova di forza, unità e capacità di reazione. Del resto – ha concluso – l’esperienza della pandemia ha dimostrato che in situazioni di urgenza si può derogare dai vincoli formali ed economici (vedi il patto di stabilità) e quindi un intervento più deciso è auspicabile per dare risposte al popolo ucraino”.