di Gianluca Albanese
SIDERNO – Generare flussi di turismo esperienziale in zone considerate periferiche, partendo dalle tradizioni e dalla cultura contadina. È l’obiettivo dichiarato del giovane esperto in progettazione sociale Francesco Gentile e del responsabile marketing del consorzio di albergatori e operatori turistici “Jonica Holidays” Antonio Silipo, che attraverso il ricorso a microfinanziamenti (pubblici e privati) stanno riuscendo, passo dopo passo, a riqualificare la periferia nord-ovest di Siderno per renderla meta di visitatori in cerca del gusto della Calabria più autentica.
In particolare a contrada Grappidaro, sobborgo della popolosa frazione Donisi. Un luogo al di fuori delle principali vie di comunicazione, un dedalo di viuzze e di saliscendi tra case e terreni agricoli ben curati e abitazioni rimaste vuote dopo che i proprietari pagarono il fio al dramma dell’emigrazione oltreoceano, ben descritto dal saggio dell’ex sindaco Domenico Panetta “Sradicati” che in quelle vie è nato e cresciuto. Una zona fino a pochi lustri fa isolata, luogo ideale per chi è in cerca di quiete tra il mare che si scorge nitido all’orizzonte e i profumi e i colori della campagna.
Poi arrivò la prima grande opera, che diede il “la” a un nuovo modo di considerare questa zona. Un gruppo di cittadini della zona, supportati dall’allora amministrazione comunale trasformò un cumulo indistinto di rovi, terriccio e rifiuti nell’odierna “Piazza dell’Emigrante”, un luogo di aggregazione sociale laddove si tengono concerti, aste di beneficenza, presentazioni di libri. E dove giovani e giovanissimi giocano e s’incontrano. Per la manutenzione delle aiuole circostanti venne costituito un comitato di cittadini che, col bando Aviva Community Found nel 2019 hanno visto premiare il progetto del dottor Gentile, che ha permesso di piantumare 25 alberi di ulivo ai bordi della piazza che si sono sommate alle 200 piante donate dal Consorzio di Bonifica, più un service audio-video che rende il comitato indipendente nell’organizzazione degli eventi.
«Da qui partirà – dice Gentile – l’info point del circuito che abbiamo progettato e stiamo realizzando». Il circuito si snoda nella collinetta sopra la piazza. Col bando “Metropolidea” nel 2019 sono state gettate le basi per la realizzazione di orti di comunità lungo il percorso, tra muri da colorare coi murales che evocano la cultura contadina, e fioriere ai lati della strada. Un vecchio rudere di inizio 1800 verrà valorizzato con un finto muro a secco: presepe nelle feste natalizie e pezzo di archeologia contadina. In questo percorso sensoriale ed emozionale, ci sarà spazio anche per l’angolo dell’erborista e la casa del contadino, da realizzare in una vecchia stalla che sarà ricovero degli arnesi tradizionali e circondato da 150 piante antiche e tipiche della zona.
A sovrastare quello che sarà il nuovo volto di contrada Grappidaro, il pannello realizzato dalle artiste dell’officina Biloba che ritrae un antico abitante della zona, che amava deliziare i residenti coi versi delle sue poesie e filastrocche.
«Tutto ciò sarà realizzato – conlude Silipo – ristrutturando l’esistente senza nuove costruzioni, man mano che accederemo a nuovi micro finanziamenti, senza aspettare le grandi somme».