La fine dell’anno scolastico ha lasciato l’amaro in bocca alle famiglie della popolosa contrada che erano pronte ad applaudire i propri figli per la recita di conclusione del periodo di studi quando è venuto fuori un documento inerente la sicurezza dell’edificio che non ha consentito la rappresentazione salvo per alcuni dei giovani studenti, che ha causato la rabbia dei papà e delle mamme presenti: “Con quale criterio è stata fatta la scelta di far recitare alcuni bambini sì ed altri no?” – hanno chiesto. Scambio di opinioni con la dirigente scolastica, e la preoccupazione cresce…
di Antonio Baldari (in foto il vecchio plesso dell’Alvaro)
L’anticiclone africano “Pluto” incalza con temperature ben al di sopra della media in questo primo scorcio della “bella stagione”, non accennando minimamente ad un’agognata flessione della colonnina di mercurio e con la canicola che regnerà per almeno i prossimi dieci giorni; sulla falsariga del dato climatico-ambientale a Siderno, nell’area metropolitana di Reggio Calabria, non accennano a placarsi le roventi – manco a dirlo! – polemiche in relazione alla chiusura dell’anno scolastico all’istituto comprensivo cittadino “Pascoli-Alvaro”, con i genitori che desiderano proseguire nel far sentire la propria voce, come del resto hanno già fatto nei giorni scorsi sulla Nostra Testata giornalistica.
Oggi è la volta del plesso scolastico di Donisi, una tra le più popolose contrade sidernesi, con i papà e le mamme che intendono manifestare “Tutto il nostro malcontento per ciò che è successo con la recita di fine anno” – affermano ai nostri taccuini, facendo palese riferimento a quella che avrebbe dovuto essere una bella festa, un momento di svago per tutti e che, al contrario, si è trasformato in un vero e proprio incubo in special modo per alcuni bambini di scuola Primaria tristemente coinvolti. Che li aveva visti pronti a salire in scena, diciamo così, adeguatamente preparati dalle proprie maestre per il “grande giorno”, arrivato per dare il più degno saluto all’anno scolastico che andava via e con il fondato auspicio di buone nuove per l’anno scolastico successivo nel settembre prossimo; “Era tutto pronto quando, tutto ad un tratto, è saltato fuori un documento che riguardava la sicurezza – riprendono alcuni rappresentanti dei genitori riguardanti contrada Donisi – con cui ci è stato detto che la recita non poteva avere luogo alla presenza del dirigente scolastico, Maria Natalia Iiriti, che sottolineava come non potessero essere parte di quell’area non più di trenta persone”.
A quel punto i genitori non demordevano e, forti anche della bellissima giornata di sole, indicavano alla preside la possibilità di poter far recitare i loro figli all’esterno dell’edificio, e dunque all’aperto: orbene, non solo è stata declinata la proposta ma si è deciso di far recitare una sola parte dei bambini mentre un’altra parte di essi veniva fatta rimanere in classe! Sì, avete letto bene, dei bambini a recitare ed altri no, con tutto il carico di negatività dal punto di vista strettamente psicologico che ne è derivato “Non solo per i nostri figli ma anche per noi, che li abbiamo visti soffrire molto in quel momento, perché volevamo vederli esprimersi insieme per questo momento di gioia, chi e con quale criterio ha deciso di far recitare alcuni bambini ed altri no? Se essi non vengono tutelati dalla Scuola chi deve farlo?” – affermano i genitori dei piccoli studenti del plesso didattico di Donisi, visibilmente infuriati.
E che non l’hanno evidentemente presa bene, in quegli istanti, in considerazione del fatto che la tutela, a cui essi fanno riferimento, insiste nel volersi prendere cura dei piccoli studenti anche e soprattutto sotto il profilo strettamente pedagogico, come al proposito adducono le leggi e le convenzioni nazionali ed internazionali in materia, non facendo pesare non solo il fatto di non fare la recita ma soprattutto il fatto di vedersi mettere da parte a tutto vantaggio dei compagni; per tutta risposta, i genitori delle ragazze e dei ragazzi sono stati invitati a non perseverare con le loro richieste, “Non continuando ad alimentare la speranza di qualcosa che non sarebbe avvenuto, in special modo stando a quanto detto dalla dirigente, forte del fatto che quel documento sulla sicurezza avrebbe potuto originare non pochi grattacapi, non nascondiamo tutta la nostra preoccupazione…” – essi concludono.
Ancorché la domanda lubranamente nasca spontanea: come mai tale problematica è venuta fuori soltanto in occasione della recita ed alla fine dell’anno? In relazione alla sicurezza degli edifici scolastici non si interviene con sopralluoghi, relazioni e quant’altro prima di iniziare le lezioni solitamente nel mese di settembre? Per di più con specificatamente il plesso di Donisi che, negli anni scorsi, pare abbia sempre goduto di ottima salute! Ma tant’è!
Ora i genitori temono per l’edificio in relazione alla nuova avventura didattica fra tre mesi, dando peso specifico importante alla soprariportata situazione posta in essere che ha partorito il caos, e non poco!, tra i cittadini della popolosa contrada di Siderno. Che attende, sperando, buone nuove per sé stessi ed in special modo per le proprie ragazze e per i propri ragazzi, da potersi mettere alle spalle, il più presto possibile, questa bruttissima pagina di scuola non propriamente in sintonia con la migliore delle tradizioni didattico-pedagogiche della “Pascoli-Alvaro”.