SIDERNO- Mercoledì 18 giugno, a partire dalle 18.30, presso la sala delle adunanze municipali del Comune d Siderno, il prof. Carmelo Scordino presenta il suo ultimo libro dal titolo “IL MONDO CHE VORREI“. L’evento, organizzato con la collaborazione della Fidapa sez Siderno e del Centro di Aggregazione Socio Culturale Senior, e patrocinato dal Comune di Siderno, si inserisce nel progetto Città che legge. Dialogherà con l’autore il giornalista Enzo Romeo. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
CARMELO SCORDINO è un ex docente che, anche se in pensione, coltiva la sua passione per la chimica e la scienza e, con grande soddisfazione, presenta la sua ultima creatura : ” Il Mondo che vorrei” .
Il testo del libro discute sull’impossibilità di realizzare il progetto dell’Agenda 2030 a causa di squilibri socio-economici, tensioni geopolitiche e religiose. Tuttavia, sicuramente proponendo un mondo ambientalmente ed ecologicamente sostenibile, e grazie ai progressi scientifici e tecnologici, qualcosa potrebbe cambiare.
La scienza offre soluzioni per mitigare i danni ambientali (es. effetto serra, smog, microplastiche, riscaldamento globale), ma la loro implementazione dipende dalla volontà politica globale di adottare rapidamente tecnologie come le fonti energetiche rinnovabili (FER: eolico, fotovoltaico, idroelettrico, geotermico) e l’idrogeno verde (H2H_2H_2)
come vettore energetico per la decarbonizzazione.
Il testo evidenzia il problema della discontinuità delle FER, risolvibile con sistemi di accumulo energetico e lo sviluppo dell’H2.
Un esempio storico, il buco dell’ozono, dimostra i ritardi nell’azione politica: individuato nel 1975, la messa al bando dei CFC è avvenuta solo dopo vent’anni. Questo sottolinea l’urgenza di agire rapidamente per affrontare i problemi ambientali attuali.
L’energia è cruciale per trasformare il mondo, ma deve essere pulita e sostenibile. Fonti come il carbone, ancora usate in Paesi come Cina e India, e la plastica, che causa gravi danni ambientali, richiedono alternative come l’energia nucleare di fissione di ultima generazione e la fusione nucleare, ancora in fase di ricerca ma promettente per un’energia pulita e illimitata.
Il testo conclude che il “Mondo che vorrei” richiede non solo innovazioni scientifiche, ma anche un impegno globale di governanti, industrie e cittadini per adottare normative e comportamenti responsabili. Ognuno può contribuire, anche in forma associativa, per costruire un futuro sostenibile, imparando dagli errori del passato e valorizzando i sacrifici delle generazioni precedenti. Riusciremo a realizzare questo mondo nel 2050 ?