di Gianluca Albanese
SIDERNO – Chissà se gli incivili – l’espressione non è politicamente corretta, ma riteniamo renda l’idea – che abbandonano i rifiuti in maniera indiscriminata nei torrenti e nelle fiumare che attraversano Siderno immaginano i danni che il loro comportamento scellerato arreca all’ambiente e alla sicurezza, in una città che ha pagato a caro prezzo l’alluvione del 2000.
Già, perché mentre gli operatori turistici e balneari si stanno facendo in quattro per allestire al meglio stabilimenti e strutture nella stagione che si apre col riconoscimento della Bandiera Blu della Fee, insistono ancora alcuni punti di particolare rischio che, unitamente all’abbandono dei rifiuti per strada (un fenomeno ahinoi comune a molti paesi della zona, accentuato dall’attuale crisi del sistema di smaltimento) costituiscono un biglietto da visita poco onorevole per la città più popolosa del comprensorio.
Le immagini a corredo del pezzo sono state scattate in queste mattinate, proprio in prossimità delle spiagge che, tra pochi giorni, ospiteranno gli stabilimenti balneari.

Partiamo dalla zona Nord, al confine con Grotteria mare. Ai disagi creati nei mesi scorsi dalle mareggiate, si aggiungono quelli derivanti dall’abbandono dei rifiuti. Non solo buste di spazzatura “tal quale” ma anche grossi pneumatici, che finiscono per galleggiare nell’acqua stagnante e priva di scolo, contribuendo a ostruire i ponti e le zone di scolo, originando altresì dei veri e propri stagni sicuramente poco salubri.

Non va meglio nella zona Sud, come nella pista ciclabile, nella quale i canali di scolo risultano ancora oggi ostruiti dai detriti e dai rifiuti che il mare restituisce all’inciviltà di certi uomini in occasione di ogni mareggiata, aggregandosi ad alcuni rifiuti ingombranti abbandonati dai soliti idioti. La loro rimozione, assolutamente necessaria, risulta assai difficoltosa per via del basso livello dei ponticelli in legno della pista ciclabile, che rende impossibile l’utilizzo dei mezzi meccanici in dotazione agli addetti del settore ambientale.

E allora, che fare?
Non è escluso il ricorso a un’altra giornata ecologica di partecipazione popolare alla pulizia dei litorali e delle aree verdi. Del resto, è già avvenuto in passato ed è stato uno dei punti di forza che ha permesso a Siderno di ottenere la Bandiera Blu.
Ma non basta.
No, perché serve una vigilanza attiva da parte di quella stragrande maggioranza di cittadini civili e attenti all’ambiente, che devono denunciare i comportamenti di quella minoranza che abbandona i rifiuti per strada e nei torrenti, senza curarsi minimamente dell’altrui salute e sicurezza.
Basta raccogliere le prove e denunciare. Perché girare la testa dall’altra parte per “quieto vivere” è un lusso che non ci possiamo permettere.
Ne va della nostra salute e della sicurezza di tutti.