R. & P.
Come erano suddivise e rappresentate le diverse classi sociali a metà del XVIII secolo nell’attuale zona di Serra San Bruno e in tutta la Calabria meridionale? In che modo erano organizzate le famiglie della gente comune? Cosa si lavorava e si commerciava? Com’era costituito il tessuto urbano?Preti e benestanti, massari e contadini, artisti, pittori, scultori, architetti, artigiani, tutti questi attori si muovono all’interno del quadro che emerge dall’esame del catasto onciario del 1755.
“Serra e la Certosa di Santo Stefano del bosco nel Catasto onciario del 1755” è il volume di Vincenzo Cataldo (Deputato di Storia Patria per la Calabria, collaboratore della Cattedra di Storia Moderna dell’Università di Messina e di numerosi periodici specialistici) e Domenico Pisani (Storico dell’arte, già Direttore responsabile del Museo Civico di Rende, socio della Deputazione di Storia Patria) che, freschissimo di stampa, verrà presentatogiovedì 6 agosto alle 21,30 al teatro romano di Marina di Gioiosa Ionica.
Il Dott. Domenico Capponi, della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, relazionerà sull’argomento e sui risultati della ricerca, introdotto da Vincenzo Tavernese, vicesindaco con delega alla cultura.