di Redazione
AFRICO – Il 2 dicembre scorso, il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato lo scioglimento per 18 mesi del Consiglio Comunale di Africo, per infiltrazioni mafiose e il conseguente affidamento dell’Ente ad una commissione di gestione straordinaria.
Da quel giorno, intanto a supporto dell’ex oramai sindaco di Africo Francesco Bruzzaniti, i cittadini ed anche gli stessi consiglieri di maggioranza, hanno restituito le proprie tessere elettorali. Una scelta la loro, anticipata in realtà, da Bruzzaniti e resa pubblica sulla sua pagina facebook «In attesa di sapere perchè???… – scrive l’ex primo cittadino -. Ad Africo la democrazia è stata cancellata e lo “Stato” ha fatto passi indietro, non trovo altre parole per commentare questa ingiustizia, proprio per questo stamattina ho deciso di consegnare la mia “tessera elettorale” insieme alla fascia che ho sempre onorato e orgogliosamente indossato. Vorrei ringraziare – prosegue Bruzzaniti – uno ad uno i ragazzi e le ragazze della mia Amministrazione, per la serietà, l’onestà e l’amore che ci hanno messo in questi tre anni, impegnandosi quotidianamente con tanta passione, nella più totale “indipendenza da tutto e tutti” nell’interesse della comunità, mettendoci la faccia in ogni cosa, spesso trascurando anche le proprie famiglie, insieme a loro avevo richiesto a gran voce di essere giudicato per il lavoro svolto, ma non è servito a nulla! Grazie di cuore a tutta la popolazione africese per la fiducia risposta in noi, mi auguro che questo ennesimo sopruso risvegli quell’orgoglio, quella determinazione, che mancano da anni e che oggi più che mai, ritengo siano fondamentali per aiutarci a reagire, facendo pesare le responsabilità che alcuni organi dello “Stato” si sono assunti con questo decreto, invitandoli a portare avanti i tanti progetti già finanziati, le iniziative da noi già fissate per il Natale e sopratutto le attività rivolte al mondo scolastico, sportivo, culturale e sociale, prestando la massima attenzione verso le nuove generazioni, perché ripeto, che anche noi ragazzi di Africo meritiamo di avere possibilità di crescita, di avere speranze per un futuro più virtuoso e l’opportunità di riscatto… ancora una volta tutto questo ci è stato negato! Non provo rancore verso alcuno – conclude il suo post l’ex sindaco – ma lotterò a testa alta come ho sempre fatto, con tutto me stesso per difendere la mia dignità, quella del mio gruppo e in particolare quella degli “Africoti”, non permetterò a nessuno di calpestarla o di usarla per barattare carriere o per trarne benefici personali!».