di Mario Murdolo
E’ di pochi giorni fa la bella e inaspettata notizia della nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al sud dell’ex segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. E’ stata proprio la premier Meloni a volerlo convintamente in questo delicato e importante ruolo sicuramente conscia delle sue origini meridionali e soprattutto per le tante battaglie e lotte da lui portate avanti da sindacalista per il riscatto, l’emancipazione e il progresso di questa parte dell’Italia continuamente emarginata, abbandonata e dimenticata da tutti i governi che si sono succeduti.
Mi auguro che questa giusta attenzione e credibilità del primo ministro Giorgia Meloni sia la dimostrazione di un diverso atteggiamento e una inversione di tendenza rispetto al passato assegnando al dinamico ed esperto Gigi Sbarra l’arduo compito di riportare il problema mezzogiorno nella giusta priorità sul tavolo dell’attività governativa italiana.
Indubbiamente la Meloni con grande genialità, oculatezza e da ottima conoscitrice delle personalità politiche o sindacali esistenti in giro per fare questa scelta ha studiato e valutato il copioso curriculum dell’ex sindacalista per far cadere l’ultima scelta su di lui.
La carriera sindacale di Sbarra inizia nella sua Pazzano dove già da ragazzino mentre aiutava il padre nell’attività di pescivendolo, mentre la sera incomincia a muovere i primi passi nel sociale aiutando i braccianti, i forestali e tutti i lavoratori nel disbrigo di pratiche pensionistiche, assistenziali e di garanzia dei più sacrosanti diritti sul lavoro. E così a poco a poco grazie alla sua innata indole benefattrice e al suo conclamato amore per il volontariato cominciò a salire meritatamente i gradini della meritocrazia diventando prima segretario zonale della Cisl di Locri, poi provinciale di Reggio Calabria per poi approdare ai più alti vertici sindacali con l’elezione a Segretario Generala della Cisl a Roma.
E proprio quando pensava di poter riposare serenamente e dedicarsi di più alla sua famiglia ecco arrivare questa appetibile proposta di diventare valido e importante collaboratore del primo ministro Giorgia Meloni e del suo governo. Così il ragazzo di Calabria che è partito un giorno dalla sua piccola e sperduta Pazzano di gradino in gradino, con la sua consueta e invidiabile umiltà ha raggiunto un eccezionale e inuguagliabile traguardo governativo, e mentre da sindacalista era il governo la sua controparte ora responsabilmente e con il suo consueto impegno, vigore ed entusiasmo siede nella stanza dei bottoni, dall’altra parte e con un compito delicato e responsabile che lo obbliga a intervenire sugli annosi problemi che prima da controparte non è riuscito a risolvere ed ora da questo palcoscenico potrà farci sperare in provvedimenti seri e necessari per la sua e nostra terra da non trascurare.
Auguri amico Gigi, siamo felici e orgogliosi per questo invidiabile e responsabile incarico e naturalmente ti aspettiamo fiduciosi alla prova, certi che anche ora darai concretezza per risolvere i problemi della povera gente, delle persone più sfortunate e della nostra Calabria che del sud è la più bistrattata.