di Simona Masciaga
SANREMO – Vorrei sapere chi mai, cresciuto e adolescente negli anni 80, abbia mai appeso un poster in camera di Simon Le Bon o dei Duran Duran al completo a meno che fossero più interessanti agli Spandau Ballet. Duran Duran 1985- 2008- e ora 2025 hanno degnamente meritato il premio ” Città di Sanremo” per aver fatto la storia internazionale del rock attraverso la loro musica. Da sottolineare la performance di Victoria De Angelis ex bassista dei Maneskin, riconosciuta come una delle migliori nel campo musicale attuale. Duran Duran, 40 anni di storia, di rock, che ha fatto cantare e ballare il mondo e che, ieri, con il tempo che trasforma il corpo e il viso, hanno, con la loro verve aperto la performance sanremese eseguendo” Hungry like the wolf”, “Ordinary world” e travolgendo, infine l’intera platea con l’indimenticabile “Wild Boys” che, arricchito da Victoria De Angelis nella nuovissima e inedita performance, ha meritato una standing ovation in sala.
Settembre, o meglio, Andrea Settembre, per la categoria giovani proposte, ha vinto di tutto e di più. Non ne condividiamo la scelta per armonia e composizione, sicuramente si, per il testo ma, a nostro avviso, se nel complesso la canzone “patetica” va di moda, dal punto di vista armonico e melodico Alex Wyse avrebbe meritato un riconoscimento.
Veniamo agli out fit che forse interessano maggiormente il pubblico femminile…. Miriam Leone indossa in prima apparizione un Armani privé in total black con lustrini e perle bianche stile sirena: sfido chiunque ad indossarlo e sedersi con perle sotto le parti intime!

Ok per i gioielli Bulgari che hanno elegantizzato le tre donne co-conduttrici tra brillanti e pietre preziose. Passando per il secondo abito della magnifica ex miss Italia, avremmo voluto mettere alla lapidazione Giambattista Valli Couture: una mongolfiera rossa che nasconde le forme e la femminilità di una donna stupenda come la Leoni. Non azzardiamo a descrivere il terzo abito giallo smorto che, se pur elegante creato da Lucia and Luke Meir per l’attrice, in blu a noi sarebbe apparso un remake giallo del blu di Alice nel Paese delle meraviglie… inadatto alla splendida Miriam Leone.


Elettra Lamborghini sfoggia un look glamour internazionale: la regina del twerking ha lei stessa scelto la novità, l’Haute couture di Zuhair Murad per i primi due abiti. Nome che si avvale dello stylist Marco Ferra il quale, dietro alla casa libanese di grande eleganza, ripropone abiti dalla linea semplice e impreziosita fino ad ad arrivare allo stile “Dolce Vita” o “Grace Kelly”.


Ultimo abito, un dipinto romantico, una sposa, un misto tra spagnoleggiante, sovietico, mistico ed etereo…un vero dipinto… creato da una stilista russa Yanina di grande effetto.


Katia Follesa la vera ironia, semplicità e spontaneità che rappresenta quel 70% delle donne italiane con qualche kg in più, sognatrici, dedite alla famiglia e con mille problemi da risolvere si consolano in sogni irraggiungibili, (tipo ho sposato Simon Le Bon oppure trovano consolazione in un bel piatto di pasta). Senza condannare o commentare le scelte di vita, la Follesa, più intelligente che mai, se in un primo momento indossa abiti scollati e poco adatti alla sua persona con grande ironia, nella seconda parte, evitando di esporre la flaccida tensione dei tricipidi delle braccia, indossa con grande professionalità ed eleganza abiti in chiffon creati per lei da Luisa Beccaria… abiti che nulla hanno da invidiare ad eccentriche scollature o a spacchi vertiginosi…la vera eleganza e raffinatezza non ha età.



Stasera grande attesa per serata cover.
(Foto fonte: per Miriam Leone fonte Vogue Italia; per Elettra Lamborghini fonte Vogue Italia; per Katia Follesa fonte rainews.it)