di Simona Masciaga (foto fonte laRepubblica.it)
SANREMO – Preso il via la manifestazione più social, più sensazionale, più discussa che la Prima della Scala di Milano. Carlo Conti, icona della TV italiana, si è affiancato a Gerry Scotti, elegantissimo e di gusto raffinato, e ad Antonella Clerici, che finalmente vestita da ” Donna” e non da nonna Papera, come avvenne nella sua conduzione del 2005; una bellissima ed elegantissima Clerici, dimagrita notevolmente, che, vestita da Jacopo Tonelli re del luxory Minerva Hub, nonostante gli abiti sfavillanti stile orata al cartoccio e Ferrero Rocher, ha messo in evidenza la nuova silhouette dell’Antonellina nazionale, donna dotata di grande simpatia, autoironia e intelligenza.
Festival sorprendente e di effetto specie nel duetto Noah e Mira Award anticipato dal messaggio del Santo Pontefice sulla pace nel mondo: mai si è sentito cantare Imagine di John Lennon in ebraico, arabo e inglese all’insegna della vera pace tra mani tese e abbracci tra le due cantanti. Spettacolo nello spettacolo creato da Jovanotti che vulcanico, travolgente e coinvolgente come è nel suo stile ” fare casino” è riuscito nell’intento di creare un’atmosfera di spensieratezza, gioia e botta di vita. Perdoniamo le stecche prese nell’ultima canzone cantata ma, ben sappiamo che il Cherubini mira più al messaggio e alla comunicazione più che al rappare o cantare; mirabile il coinvolgimento dei 100 batteristi, 50 percussionisti e ballerini indiani… davvero uno spettacolo nello spettacolo.
Commozione e notevole apprezzamento per il testo di Simone Cristicchi ” Quando sarai piccola”: un brano dedicato alla madre, ai genitori anziani allorquando, noi figli, si diventa genitori dei nostri genitori anziani che, per età o malattia, diventano piccoli e fragili; lo stesso Conti ha rivelato, con non celata commozione, di essere stato cresciuto dalla sola madre vista la scomparsa prematura del padre e, alla quale, deve educazione, cultura e tutto.
Metamorfosi di Achille Lauro. Apparso in vesti da new gentleman, tatuaggi eliminati in parte, aspetto raffinato ed elegante, pone al centro di ” Incoscienti giovani” un nuovo genere fondando il tutto su una lettera firmata “S”, (speriamo sapere chi sia) cantando il vero amore.
Insuperabile Giorgia sia come capacità vocale, interpretazione e musicalità con ” La cura per me”. Scoperte inattese Brunori SAS con “L’ albero di noci” dedicato alla figlia Fiammetta di soli 3 anni e Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”; entrambi provenienti dalla vita semplice hanno visto nella musica l’opportunità di essere altro, di crescita professionale come fosse un viaggio lontano dalla realtà. Out Fedez e chiunque abbia cantato in lingua dialettale nonostante la piacevole musicalità ma il vero tormentone da ora in poi, che canteremo, troveremo nei jngle pubblicitari a presto e sicuramente balleremo, oltre alla sigla di Sanremo, sarà ” Cuoricini” di Coma Cose. Stasera altre novità con le nuove proposte