Presentazione del progetto dell’associazione “Bene Sociale” all’Istituto comprensivo reggino alla presenza del dirigente scolastico, Festa; della presidente biesse, Siviglia; del Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, Mattia; della Commissione al Comune con il prefetto Reppucci; delle Forze dell’Ordine; del parroco di San Luca, don Longo e del presidente del Tribunale dei minori di Catania, il giudice Di Bella: “Sia oggi un giorno importante che segni il riscatto per la cittadina grazie a Voi, speranza concreta per il futuro” – così il rappresentante della giustizia italiana, che per tanti anni ha lavorato in quel di Reggio Calabria. Particolarmente toccante la testimonianza del collaboratore “soldato bambino”, Luigi Bonaventura, in collegamento audio video.
di Antonio Baldari
“Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto”. Campeggiava questa massima di Aristotele tra i cartelloni che bellamente agghindavano la cornice del piccolo teatro alla scuola media di San Luca nella mattinata di martedì 21 ottobre, nell’ambito più ampio della presentazione del progetto “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere” da parte dell’associazione “Bene Sociale”, guidata nella circostanza dalla presidente nazionale Bruna Siviglia, anche sapiente moderatrice del meeting di notevole spessore, altrettanto sapientemente organizzato, fin nei minimi dettagli, dalla professoressa Elisa Giampaolo, responsabile di plesso, coadiuvata dalla vicedirigente Grazia Manariti e tutto il corpo docente della secondaria di primo grado.
Che si è sintetizzato all’atto degli onori di casa con l’intervento della dirigente scolastica, Margherita Festa, che ha esordito con il dire che “È un momento bellissimo e lo dico senza retorica, soprattutto in questo territorio, è il primo evento ufficiale per me e ringrazio tutti i docenti che hanno reso possibile tutto questo – ha affermato la Festa – tra tutte le parole importanti da usare penso a scegliere, insieme ad ospitalità, umanità e attenzione per l’altro, che sono l’immagine bella di questo territorio, con la scuola che ha un ruolo fondamentale per conoscere e far conoscere, oggi e per il futuro desideriamo avvertire il fresco profumo della libertà”.
Di lì a poco le ha fatto eco il prefetto Reppucci che ha inteso sottolineare come “Non deve passare il messaggio, ricordando lo scrittore di San Luca, Corrado Alvaro, che vivere onestamente sia inutile e a chi dice che qui lo Stato è assente io rispondo che lo Stato è presente – ha chiosato il rappresentante al Comune di San Luca – perché c’è la speranza, un dovere di partecipazione. Infatti, noi siamo chiamati a fare gioco di squadra, perché altrimenti non si va da nessuna parte, siamo chiamati ad essere cittadini maturi”.
Di tanto in tanto la presidente Siviglia, nel dettare i tempi della kermesse, si è introdotta tra le interessanti pieghe del dialogo asserendo che “Questo progetto è un inno alla speranza, come abbiamo visto nel video di Vasco Rossi (mandato in onda dalla professoressa Mammoliti, in cabina di regìa sotto il profilo tecnico-coregrafico assistita dai docenti Calautti e Seminara, ndr), per il quale attendiamo entro il prossimo 30 aprile anche la partecipazione di Voi ragazzi, accoglieremo i vostri lavori per delle borse di studio che assegneremo con grande gioia alla vostra, meravigliosa, libertà” – ha affermato la n. 1 di “Biesse”.
E di libertà in libertà ha avuto spazio il prete don Longo, a San Luca da quattro anni, che ha calamitato l’attenzione dell’uditorio su “Vita, fede e libertà, Dio lascia liberi come è scritto nel libro del Deuteronomio, e devo dire che qui, in tutto il tempo che rappresento la Chiesa diocesana, sono stati fatti dei veri e propri passi da gigante, aggiungo altresì – ha epilogato il sacerdote – che in questo percorso e per questa iniziativa che celebriamo quest’oggi, un’altra parola importante che riveste un grande significato è senz’altro verità”.
Che ha assunto un nome ed un cognome ben precisi nel momento in cui ha preso la parola Luigi Bonaventura, in perfetta simbiosi con il presidente Di Bella, aprendo e chiudendo una parentesi di forte impatto con un’incalzante intervista con cui il “soldato bambino”, Bonaventura, ha ripercorso tutta la propria vita di poco meno sessanta primavere, macchiate dalla “chiamata del sangue”, essendo praticamente “Un ragazzino, cresciuto in una famiglia in cui sono stato educato all’uso delle armi, a sparare, all’uso del coltello, in sintesi alla disciplina militare” – ha sostenuto il testimone di giustizia, che ha poi sottolineato come sia stato difficile il primo verbale, compilato dopo svariate settimane, avendo maturato la convinzione di pentimento rispetto a tutto quello che ha vissuto arrivando persino a difendersi dal padre, che avrebbe voluto ucciderlo per questo.
Considerazioni finali e conclusioni affidate al giudice Di Bella, che ha esternato tutta la propria “cultura della speranza” dopo numerosi anni trascorsi trovandosi di fronte a tantissimi giovani “Nei quali ho visto tanta sofferenza, anche in tanti giovani di San Luca che sono finiti morti ammazzati o che sono anche usciti da questa, tristissima, spirale di morte – ha affermato il giudice siciliano – in molti casi abbiamo proceduto con l’allontanamento dalle famiglie per evitare loro il carcere o che venissero uccisi, nessuno di Voi, ragazzi, si senta offeso per la citazione di così tanti nomi, anzi, mi fa piacere che vi sia piaciuto il film “Liberi di scegliere” sulla scorta dell’omonimo libro che ho scritto e Vi auguro sia oggi un giorno importante che segni il riscatto per la cittadina grazie a Voi, speranza concreta per il futuro”.
Appendice dedicata alle interessantissime domande poste dagli studenti, in un botta e risposta creato dal nulla e che ha regalato degli ottimi spunti di riflessioni ed approfondimento, incorniciati da un bellissimo fuori programma sviluppato dal Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Mattia, a tu per tu con i ragazzi, dallo stesso definiti “fiori colorati” come l’iride di quell’arcobaleno magnificamente risplendente dopo una copiosa giornata di pioggia.













