di Redazione
REGGIO CALABRIA- Archeoclub Area Integrata dello Stretto congiuntamente ad Archeocomunidiqualità ha organizzato per venerdì 7 febbraio alle ore 17 presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria, una conferenza sui tesori di Stilo,che sarà tenuta dall’archeologo Francesco Cuteri.
La conferenza si inquadra nel programma di un ciclo che è iniziato con Monasterace, con il complesso termale e i meravigliosi mosaici del “Parco Archeologico Antica Kaulonia”, illustrati dall’archeologa Maria Teresa Iannelli.
L’iniziativa fa seguito al rilancio del progetto Archeocomunidiqualità e alla presentazione della piccola guida, la cui terza ristampa in 5000 copie è stata finanziata con fondi di Archeoclub A.I.Stretto e distribuita gratuitamente ai musei, ai Comuni e ad Agenzie di viaggio.
Nella guida sono illustrati “I 70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”, un itinerario che costituisce un unicum per la vicinanza di siti che testimoniano il succedersi di tante civiltà.
Il ciclo di conferenze che si terranno con cadenza mensile, è dedicato ai 10 Comuni (Bova Marina, Brancaleone, Casignana, Portigliola, Locri, Gerace, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Monasterace e Stilo) sottoscrittori dell’Accordo di Collaborazione “Archeocomunidiqualita”, deliberato nel 2013 dai rispettivi Consigli comunali per la valorizzazione sinergica dei beni culturali che insistono su questi territori.
Dopo i saluti del dr. Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, della dottoressa Rosanna Trovato, presidente di Archeoclub Area Integrata dello Stretto e del dr. Giorgio Tropeano, sindaco di Stilo e
l’introduzione della dottoressa Francesca Crea, vicepresidente di Archeoclub e coordinatore di ArcheoComunidiqualità, Francesco Cuteri tratterà il tema
“Stilo. Segni del passato e riflessi dell’invisibile”.
L’articolata storia della città può essere considerata rappresentativa delle principali vicende insediative che hanno interessato la Calabria a partire dalla fine del mondo antico.
La bellezza del luogo, già messa in evidenza da tanti viaggiatori stranieri che si erano spinti fin lì, aveva incantato e commosso Paolo Orsi, il celebre archeologo roveretano, e proprio partendo dalle pagine del suo studio sulla Calabria bizantina, saranno presentati i tanti segni del passato che si trovano distribuiti fra la vetta del monte Consolino, dominata dai resti del castello normanno, e l’attuale centro storico.
La protagonista sarà la Cattolica, con il suo inconfondibile stile bizantino e qualche sorpresa araba, ma ancora altro si potrà scoprire sulle meraviglie custodite nella chiesa Matrice, riaperta al culto dopo 27 anni, e sui tanti edifici avvolti dall’articolata cinta muraria.
E a Stilo molte cose rimandano, anche velatamente, al desiderio dell’uomo di volgersi verso l’alto per ricercare quei segni che rappresentano un riflesso dell’invisibile e del sacro: anche a questi segni sarà dedicato l’affascinante racconto di Cuteri.
Reggio Calabria
31 gennaio 2025