R. & P.
“In Poste Italiane c’è una tradizione di relazioni sindacali e contrattuali responsabili – ha detto Luigi Sbarra in una intervista al TGPoste- rafforzata anche dall’azione di un management di assoluto valore e di qualità che crede nella valorizzazione dell’enorme capitale umano di Poste Italiane. Una grande infrastruttura che può essere portata come modello, come esempio positivo e virtuoso di un Paese che vuole innovarsi cogliendo la sfida del cambiamento e della trasformazione attraverso relazioni sindacali responsabili e partecipative. Poste Italiane – ha proseguito il segretario generale della CISL – è un esempio che si sta inserendo con grande lucidità nel mercato della logistica assicurando tutele, diritti, rispetto del lavoro e della dignità della persona. Ecco perché pensiamo che questo modello di relazioni sindacali con Poste Italiane debba essere replicato, emulato e preso come riferimento”.
Sbarra ha poi commentato il Progetto Polis, presentato dall’amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante, che prevede nell’ambito del PNRR la realizzazione di un nuovo sportello unico per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale nei Comuni con meno di 15.000 abitanti e per la creazione di spazi di lavoro condivisi.
“So che Poste Italiane ha in prospettiva un profilo di grande innovazione guardando anche al mercato del lavoro, con un importante progetto sul coworking. Questo significa impegnarsi si una nuova organizzazione del lavoro ed anche formare e preparare le persone, migliorare le competenze e le professionalità. La parola magica è formazione”.