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L’impatto del lockdown di marzo e’ pesante sui conti del primo trimestre di Poste italiane: il calo dell’utile netto e’ del 30,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima dell’emergenza Covid-19. Ma c’e’ fiducia. E l’a.d. Matteo Del Fante promette: “Saremo all’altezza della sfida”. Poste rivendica il suo ruolo di “pilastro strategico”della comunita’ nazionale e Del Fante, che verra’ confermato per un secondo mandato alla guida della societa’, conferma la strada segnata dal suo piano industriale ‘Deliver 2022‘. “Sebbene la performance del 2020 sia stata impattata dal lockdown”, dice, i giorni dell’emergenza, al contrario, “hanno accelerato i trend emergenti chiave” di lungo termine, come lo sviluppo nel digitale e sull’e-commerce, e sulle strade aperte dalle recenti alleanze nella logistica e sui prodotti finanziari. Giorni difficili ma che hanno “confermato la direzione strategica del piano”. Dopo questo imprevedibile stress test Del Fante puo’ quindi affermare: “Sono orgoglioso di dire che non farei nulla di diverso”. Intanto, ed e’ un segnale che conta per l’attivita’ di Poste ma che testimonia anche la graduale ripresa della vita nel Paese, con la ‘fase due’, negli uffici postali stanno tornando i clienti: si erano ridotti a 400mila al giorno, sono ora circa un milione sulla strada verso un ritorno a quella ‘vita normale’ in cui ad entrare negli uffici postali erano 1,4/1,5 milioni di italiani ogni giorno.
Sui conti del 2020, in una fase che sul fronte dell’emergenza che vive il Paese e’ ancora piena di incognite, anche per Poste non puo’ ancora esserci visibilita’. “Stiamo navigando in territori inesplorati”, dice Del Fante che aggiunge: “Ma la nostra attivita’ e’ sicura e sostenibile e le nostre operazioni sono resilienti”, Poste e’ “ben equipaggiata”.
Al mercato verra’ comunicata una nuova guidance nel quarto trimestre. E’ intanto tutto confermato come previsto per il dividendo sul bilancio 2019 con la distribuzione del saldo il prossimo 24 giugno dopo l’acconto pagato a novembre. Nel trimestre il fatturato ha tenuto rispetto alla caduta della redditivita’: – 3% a 2,755 miliardi per i ricavi con una crescita dall’area ‘pagamenti e mobile’ e dai servizi assicurativi che ha mitigato il calo delle entrate dalla corrispondenza e dai servizi finanziari (in sofferenza per la difficolta’ con il lockdown di fornire servizi di consulenza). La “costante capacita’ di raggiungere e anticipare” gli obiettivi “finora ci ha permesso di rimanere fermi in questa crisi e ben equipaggiati per la nuova normalita’. Impareremo da questi tempi senza precedenti”, dice Matteo Del Fante: Poste “ha affrontato la crisi con un profilo finanziario robusto, con uno stato patrimoniale solido e una forte capacita’ di generare liquidita’ grazie business redditizio”; ed e’ “un operatore di sistema”, con l’emergenza il suo ruolo “e’ diventato piu’ importante”; “Nel corso della sua storia Poste e’ sempre stata presente per i propri clienti e per la comunita'”.