di Gianluca Albanese
LOCRI – “Coi nostri comportamenti virtuosi possiamo sconfiggere ogni paura del contagio da corona virus. L’importante è continuare a mantenere il distanziamento sociale, evitare contatti diretti e usare sempre la mascherina”. Il medico locrese Nicola Rulli ha seguito fin dall’inizio l’evolversi della situazione del contagio da CoVid-19, offrendo ai lettori di Lente Locale una serie di utilissime informazioni che hanno contribuito, con largo anticipo rispetto all’informazione nazionale e internazionale, a contenere i contagi e a instillare nei cittadini la necessità di adottare condotte virtuose. Oggi, alle porte dell’estate e subito dopo l’inizio di quella “Fase 2” che molti hanno inteso in maniera un po’ troppo estensiva (per non dire disinvolta), torna a illustrare la situazione delle prossime settimane e a ricordare quelli che sono gli obiettivi sociali in quella lotta alla pandemia che – giova ricordarlo – non è ancora finita e nella quale non bisogna abbassare la guardia.
“Quella che ci apprestiamo a vivere – esordisce Rulli – sarà un’estate che vorrei definire “di quiete”; da vivere, cioè, con prudenza. Sono rimasto colpito in maniera negativa nel vedere molti giovani assembrati senza mascherina nei luoghi di aggregazione. Comprendo la voglia di superare il dolore e la malinconia dei mesi precedenti, ma mi sa che troppa gente dimentichi molto facilmente: la più grande arma che abbiamo per combattere il corona virus sono i nostri comportamenti responsabili, e non dobbiamo mai perdere di vista la consapevolezza della gravità di questa pandemia”.
LA MASCHERINA ANTI “EFFETTO RISUCCHIO”
Per il dottore Rulli, che nel mese di febbraio fu il primo da noi a parlare dell’importanza di questo dispositivo di protezione individuale, è ancora il principale strumento di difesa, “Perché – spiega – blocca la trasmissione del virus dalle aperture naturali del nostro corpo, ovvero il naso e la bocca. La blocca in entrata e in uscita, impedendone la trasmissione, perché viene meno quell’effetto definito “Risucchio” o “aspirazione”, ovvero “Risacca” dei virus inerti nell’aria. Lo dimostra il fatto che i Paesi che le hanno usate per primi (anche quelle semplici, fatte in casa) hanno avuto pochissimi contagi. Voglio ricordarlo soprattutto ai giovani che da possibili trasmettitori del virus devono diventare scudo e difesa verso gli altri, siano essi anziani o ammalati: basta che sia uno di loro a trasmettere il virus per avere centinaia di persone infette”.
SFRUTTARE I BENEFICI DELL’ESTATE
La stagione che stiamo per vivere presenta i suoi indubbi vantaggi. Purché venga vissuta con giudizio. Nicola Rulli, infatti, ci ricorda che “Tutti noi cambiamo in meglio, grazie alla migliore circolazione sanguigna, anche nelle aree periferiche: le persone normali diventano più resistenti. Ma c’è dell’altro: virus come il Covid-19 hanno, al loro esterno, un involucro (detto “pericapside”) che è una sorta di mantellino la cui integrità è messa a dura prova durante l’estate, facendogli perdere la capacità di trasmissione, perché le sue “chiavette” sulla superficie esterna subiscono delle trasformazioni che, paradossalmente, lo rendono più vulnerabile rispetto a virus più semplici”.Dalla preziosa spiegazione della vulnerabilità del virus al falso mito della trasmissibilità con l’acqua del mare il passo è breve.“Il virus – afferma il medico Rulli – non si trasmette con l’acqua del mare perché quest’ultima presenta componenti di salinità che non favoriscono il virus stesso. Attenti, però, ai contatti diretti. Quindi, facciamo pure il bagno ma a debita distanza ed evitando di parlare da vicino col prossimo”.
IL FALSO MITO DELLA SANIFICAZIONE COMPLETA A TUTTI I COSTI
Anche qui il dottore Rulli opera dei distinguo. “Una cosa è la pulizia che è sicuramente necessaria, un’altra è la sanificazione completa che, secondo me, se fatta in maniera indiscriminata equivale a strafare, sebbene sia stata massicciamente promossa da determinati gruppi di lavoro. La verità – ha aggiunto – è che non basta vedere le immagini di episodi di sanificazione delle strade che arrivano da altre parti del mondo: per sostenere la necessità della sanificazione completa, serve un confronto diretto con altre esperienze, dal quale vengano fuori evidenze scientifiche concordanti. Ecco perché dico sì alla pulizia, mentre la sanificazione completa andrebbe fatta con un certo discernimento.
Un ultimo pensiero viene dedicato dal medico locrese alla ripresa delle funzioni religiose aperte al popolo.“Ieri – ha detto- sono stato a messa in Cattedrale e ho notato grande emozione, tanto che tutti i fedeli presenti hanno vissuto un’autentica connessione con Dio. Ecco perché dico che possiamo fare tutto, ma in maniera prudente e oculata”.