(video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – Probabilmente già entro domani, dovrebbe esser definita la short list delle dieci città finaliste alla candidatura di “Capitale Italiana della Cultura 2025” che lo scorso mese di settembre, hanno presentato il relativo dossier sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti nella gestione dei beni culturali.
Sono quindici le città che hanno presentato al Ministero della Cultura la manifestazione di interesse al procedimento di selezione per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2025”: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto (Perugia) e Sulmona (L’Aquila).
Questa mattina, dopo la decisione stabilita nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, di supportare la candidatura della Città Metropolitana di Reggio Calabria e nello specifico del territorio della Locride, per il conferimento del prestigioso riconoscimento, la vice presidente nonché assessore all’Istruzione, Formazione e Pari opportunità, Giusy Princi, ha incontrato inizialmente prima i rappresentanti del CdA del Gal Terre Locridee per poi confrontarsi nella Sala del Consiglio del Comune di Locri, con alcuni sindaci del comprensorio, nel corso di una conferenza stampa.



«Contiamo di esserci – ha premesso il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì – tra le dieci città finaliste ma se ciò non dovesse avvenire, il nostro progetto andrà avanti oltre il 2025, con il sostegno della Regione Calabria ed anche della Città metropolitana. Ringrazio tutti i sindaci per aver sposato da subito questo strategico e importantissimo progetto e li invito nuovamente a inserire ad ogni loro manifestazione, il nuovo logo di Locride Capitale Italiana della Cultura 2025, ovvero la famosa “rosa dei venti” che racchiude i mosaici dell’artista Nik Spatari e che si trova al Musaba, complesso monumentale di Mammola, luogo simbolo della cultura di questa zona e residenza della Locride Capitale Italiana della Cultura 2025».
«Abbiamo tanta cultura su questo territorio – ha poi proseguito il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese – spesso non siamo riusciti a fare sinergia tra i Comuni, sono convinto che la Regione Calabria interverrà per esaltare quelle che sono le peculiarità di questa zona e se non attraverso Locride Capitale Italiana della Cultura 2025, sono certo che quanto è stato messo in essere fino a questo momento, non sarà vano ma si lavorerà per incrementare sviluppo, perché come recita lo slogan, la Locride può essere “tutta un’altra storia”».
Come ribadito a seguire dal consigliere metropolitano Rudi Lizzi, la manifestazione d’interesse al procedimento di selezione per il conferimento alla Locride di “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2025, porta la firma del sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, da un’idea scaturita qualche anno fa dal presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì «Abbiamo chiesto alla Regione Calabria – ha detto – che a prescindere dall’esito, questa collaborazione prosegua perché non esiste alcun colore politico, questo territorio ha bisogno di unione per superare quei determinati stereotipi che lo hanno etichettato per diverso tempo».
Per il direttore del Gal, Guido Mignolli, comunque vada «è stato emozionante – ha espresso – condividere questo progetto con 42 Comuni, questo può ritenersi una sfida già vinta, abbiamo creato le condizioni che hanno entusiasmato le comunità e su questo sarà possibile costruire processi di sviluppo, indipendentemente dal risultato finale della competizione».
«Questo territorio – ha commentato Antonio Blandi, amministratore unico della cooperativa sociale “Officine delle idee – ha dimostrato di non avere conflitti e che ha in realtà solo un obiettivo:puntare al miglioramento della qualità della vita di chi vive soprattutto in questi luoghi e i piccoli Comuni, in tal senso, hanno trovato un sistema di rete. “Tutta un’altra storia” è un obiettivo che porteremo avanti più come calabresi che come cittadini della Locride ».
La parola infine, alla vice presidente della Regione Calabria, Giusy Princi, che ha spiegato le ragioni del sostegno alla candidatura «E’ un progetto- ha dichiarato – che per la prima volta coinvolge 42 Comuni, rappresentando per la Regione, l’opportunità di valorizzare quelli che sono i beni culturali, i siti archeologici e quindi un patrimonio immateriale e identitario, appartenente alla realtà. Ci impegneremo a sostenere finanziariamente l’avvenuta, come si spera, approvazione della candidatura da parte del Ministero, che ne diventerà un motivo di vanto per l’intera Regione».
VIDEO CON DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL GAL TERRE LOCRIDEE FRANCESCO MACRI’, DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA DOMENICA BUMBACA E DELLA VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSY PRINCI: