di Antonella Scabellone (Immagini e Video di Enzo Lacopo)
LOCRI- Continua a pieno ritmo la XXIX stagione Teatrale della Locride, sotto la direzione artistica di Domenico Pantano. Ieri sera, 19 agosto, nella Corte del Palazzo Municipale di Locri, è stata la volta di “Statale 106” La strada delle storie tra mito e satira. Sul palco l’attore, regista e drammaturgo Giuseppe Argirò.
Il monologo, stato scritto, diretto e interpretato da Argirò, è stato ispirato dalla morte di Nicola Calipari, l’agente segreto di origini reggine ucciso da “fuoco amico” a Baghdad il 4 marzo del 2005, mentre metteva in salvo dai rapitori la giornalista del “Manifesto” Giuliana Sgrena.
La “Statale 106”, che si estende per circa 500 km da Reggio Calabria a Taranto, definita la strada della morte per l’elevato numero di tragici incidenti che si verificano ogni anno, è un’arteria fondamentale che collega la Calabria alla Puglia. Un titolo, quello dello spettacolo, che però potrebbe trarre inganno, perchè la SS 106 è solo il pretesto per dare un filo conduttore alla narrazione che parla del potere e dei suoi abusi, tra mito e realtà, antichità e storia contemporanea; un viaggio verbale che racconta la Calabria come una terra segreta, arcana, in cui convivono figure e personaggi senza tempo.
Il ricco cartellone della XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020 proseguirà con “Napoli in frack”, con quattro date: 20 agosto a Gerace, 21 a Locri, 22 a Gioiosa Jonica e 24 a Roccella Jonica. A seguire “Il re nel pollaio”, “La pazzia di Orlando”, “Odissea Penelope”, “L’infinito Giacomo”, “L’asino d’oro” e “Arianna nel labirinto”.