di Gianluca Albanese
LOCRI – Il sindacato Slai-Cobas ha proclamato per martedì 8 marzo una giornata di sciopero dei lavoratori della Muraca, società che ha in appalto la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani a Locri. Le maestranze terranno un presidio davanti al palazzo municipale dalle 9 alle 12.
Alla base della decisione tutta una serie di rivendicazioni esposte nella lettera inviata dal coordinatore provinciale Nazzareno Piperno alla Prefettura di Reggio Calabria, al Commissariato di Siderno, al Comune di Locri e, ovviamente, alla Muraca.
“Si va – è scritto nella lettera dello Slai-Cobas – dall’errato inquadramento contrattuale di numerosi lavoratori, al mancato riconoscimento dei sacrosanti passaggi di livello, per finire alle immancabili rivendicazioni economico-retributive (lavoro notturno) che culminano con gli abissali ritardi nel pagamento delle retribuzioni che, a oggi, ammontano a ben quattro mensilità”. A queste, Piperno aggiunge il “mancato godimento delle ferie che la società, pur non concedendole, scomputa dai prospetti paga a danno dei lavoratori”.
Secondo il coordinatore del sindacato autonomo tutto ciò sarebbe “aggravato dall’inerzia del Comune di Locri che, quale stazione appaltante e pur essendovi tenuto ai sensi di legge, non ha finora inteso attivare gli interventi sostitutivi richiesti dai lavoratori. A ciò – è scritto nella lettera – vanno aggiunte le gravissime inadempienze datoriali che costringono i lavoratori a operare senza il rispetto delle condizioni minime di sicurezza e che vanno dalla mancata fornitura dei dispositivi di protezione sino ad arrivare alla mancanza di servizi igienici e spogliatoi”.
Dunque, Piperno disegna un quadro a tinte fosche che ha reso necessaria la proclamazione di una giornata di sciopero che “rappresenta – ha aggiunto nella lettera – solo il primo passo della stagione di lotta che i lavoratori sono disposti a intraprendere al fine di ripristinare almeno un minimo di legalità” al “cantiere di Locri”.